Mi limiterò a far palrare le immagini. Lui si chiama Laurent Chehere, vive a Parigi, è giovane. E’ un surrealista, presumo che ami sia Salvator Dalì sia Hayao Miyazaki sia Rene Magritte. E’ giovane, esteta alla massima potenza, con idee buone. Forse un po’ modaiolo. Soprattutto quando ritrae neri su sfondo nero, la nebbia, i resti di una centrale nucleare in Romania, le luci a Neon di New York. Però devo ammettere che l’artifizio delle case volanti non è male.