









Tu prussiana, tu vergogna nazista, tu rifugio degli ugonotti, tu che qualche volta ci hai provato a far fuori Hitler senza riuscirci, tu violentata a destra e a sinistra da dittature di destra e dittature di sinistra. Tu archeologa di te stessa che ancora scavi ne i sotterrani (e nelle colpe) delle prigioni della gestapo, tu perennemente a fare i conti con la storia, tu francese, russa, inglese e americana, tu dalle auto con carrozzerie in fibra di cotone (ripeto: FIBRA di COTONE) e resina, tu che hai piazzato il ministero delle finanze negli spazi del ministero dell’aviazione nazista, tanto: orrore per orrore, tu che sopra all’ingresso della cancelleria del führer ci hai piazzato un paio di ristoranti cinesi. Tu che il socialismo, sarebbe stato davvero meglio se non fosse stata un’utopia. E tu strangolata pure da Stalin dentro la striscia della morte. E tu che sei così brava a costruire i bunker che poi ti è impossibile farli saltare per aria.
E ancora tu fintamente indifferente a tutto e tutti, quando si parla di storia, non parli. tu: Achtung baby ti ho amata che avevo 12 anni