Passeggera 20 24

Mi ricordo quella mattina del 26 dicembre. Il mare era strano
Sembrava uno di quei sogni che ci sveglia per dirci di ricordare
Fraintendimento

Samrginatura piu´che svirgolatura, nessuna rottura, nessun fondale
nessuna matematica somatica il mio corpo vuoto diventava
Onde, vento e mancanza di senso

Io che con quel che sono c´entro ben poco
Vivevo spezzata attraversando treni, solstizi, massacri e mal di gola
ctrl + invio = terza guerra mondiale

Congratulazioni a me
Per non aver mai preso in considerazione l´ idea di diventare adulta
(Via scarpe, calzini e mutande: accesso simultaneo base 10)

Il male assorbito che si reincarna
Fate largo all´Anticristo-Israele e ai suoi discepoli. In quella fottura terra santa
Profumo di limoni

Mi sento in pace solo con te. Sempre che pace sia la parola giusta
Giusto quanto basta per arrivare a sera
Passeggera 20 24

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