Dei pessimi venti neri che ventono sul nostro oggi, restiamo nudi in attesa, attraverso mezzo mondo di mare.
Nella mia testa ti parlo senz’ombra. Ho giurato il silenzio, spegno la fiamma e brucio di dentro. Che tanto fuori fa freddo.
Nel frattempo mi scaldo. Di un ingombrante sentire. Sfere intense i miei polpastrelli. Arriverà l’estate fatta di baci e di pelli.
Socialdemocrazia e quel dissenso essenziale. l’Unione Sovietica ci parla al contrario. E’ la fine dell’era dal cielo basso. Io aspetto te , fino al collasso.
