Sei l’amore che mi sgranula, e tra le sue braccia mi contiene
Sei l’amore che vola leggero-vento sul mare, e poi bussa alla mia porta
Sei l’amore che scruta gli spazi interni di Silos sovietici, e cosi’ riaccende i miei corridori bui
Sei l’arcobaleno che apre le finestre al mattino, mentre mi rialzo dall’ultimo acquazzone
Sei l’uomo che si posa sul mio respiro, e mo riconsegna il silenzio
