“Von einem, der rüber machte: Die staatliche Zentralverwaltung für Statistik in der Hans Beimler Straße zählt alles, weiß alles. Wie viele Schuhe ich pro Jahr kaufe: 2.3. Wie viele Bücher ich im Jahr lese: 3.2. Und wie viel Schüler jedes Jahr mit 1,0 ihr Abitur machen: 6347. Aber eine zählbare Sache wird dort nicht erfasst. Vielleicht weil solche Zahlen selbst Bürokraten weh tun… und das ist der Freitod. Sollten Sie in der Beimler Straße anrufen und fragen wie viele Menschen die Verzweiflung zwischen Elbe und Oder, zwischen Ostsee und dem Erzgebirge in den Tod getrieben hat, dann schweigt unser Zahlenorakel. Und notiert sich vermutlich genau Ihren Namen…für die Staatssicherheit. Jene grauen Herren, die für Sicherheit sorgen in unserem Land…und für Glück. 1977 hörte unser Land auf Selbstmörder zu zählen. “Selbstmörder”, so nannten sie sie. Dabei hat diese Tat mit Mord doch gar nichts zu tun. Sie kennt keinen Blutrausch, sie kennt keine Leidenschaft, sie kennt nur das Sterben, das Sterben der Hoffnung.”
“Il dipartimento centrale di statistiche della DDR in Hans-Beimler-Straße registra tutto, sa tutto. Quante paia di scarpe compriamo ogni anno (2, 3), quanti libri leggiamo ogni anno (3, 2) e quanti studenti superano brillantemente ogni anno l’esame di maturità (6347). Ma c’è una cifra che non viene aggiornata, forse perché anche ai burocratici fa impressione: quella del numero di suicidi. A chi telefonasse in Beimler-Straße per chiedere quante persone la disperazione ha indotto a togliersi la vita tra l’Elba e l’Oder, tra il Mar Baltico e la frontiera meridionale, l’oracolo delle statistiche non risponderebbe. Probabilmente passerebbe subito il nome dell’incauto che ha chiamato alla STASI, il Servizio Segreto di Stato che tutela la sicurezza e la felicità dei cittadini della DDR. Nel 1977 il nostro paese ha smesso di conteggiare i suicidi. A che serve sapere quante persone giungono a perdere ogni barlume di speranza in un presente più accettabile, in un domani più accettabile e decidono di farla finita, di darsi la morte, di commettere suicidio? Questa è la forma ufficiale: commettere suicidio! Quando nove anni fa abbiamo smesso di aggiornare il conteggio in Europa, c’era un solo paese che avesse più suicidi della DDR: l’Ungheria. Subito dopo venivamo noi, seguiti da vicino dalla culla del socialismo reale, l’Unione Sovietica.”