Era un cucciolo di coniglio
mi stava baciando le labbra
quando piccole lacrime
hanno cominciato a bagnare
quel musino di manto bianco.
Non avrebbe voluto morire.
Ormai era troppo tardi
Mia nonna
mezzo secolo prima
senza accorgersi della telecamera,
tenedolo per le zampe
gli aveva fracassato il cranio,
sbattendolo contro il recinto di pietra,
di casa sua.
Bisognava preparasi per le feste,
pensava la gente del paese.
Da allora
tenero lui,
torna sempre a farmi visita
le notti prima delle feste.
(orde di deficienti
pregano tutte mattine
davanti alla bandiera del Texas,
mentre due bare scorrono
sui nastri trasportatori
di due aerei parcheggiati
in due diversi gate
dell’aeroporto di Istanbul
e io affogo negli incubi)