Ancora un’altra tomba.
Sta nel mare.
Racchiude tutti i sogni,
di tutti i viaggiatori
che contando le monete,
guardavano in Tivù
la loro vita che mai più.
Loro, chiusi nella stiva,
inghiottono i respiri
si scordano di piangere
respirando acqua e sale.
Nel silenzio sinistro,
delle notti di primavera,
sopra le stelle senza luna,
sotto tra corpi danzanti e capelli pesanti.
I pesci fanno festa.