Aspetto il vento

L’acqua il diavolo

La luna le pietre

il vetro la Grecia

La tosse la rabbia.

Hai vinto tu.

(Lasciamo danzare le marionette del job center ancora qualche anno)

Quest’estate ce ne andremo al mare

(Gli aerei ci porteranno in Italia, amore mio)

Al mare e’ venuta la febbre

(Continuamo a uccidere i colori, facciamo posto alle alghe)

E i baci non sono più quelli di una volta

(Un tempo avremmo potuto berci su)

Non ricordo più in quale punto mi sono spezzata

(Ricordo quel tramonto su una terrazza a Tokyo)

Inquieta come un colibrì, zucchero nel polline del fiore

(La casa e’ troppo piccola per i sogni, bisognerebbe traslocare)

Aspetto il vento

L’aria buona

Mi guardo allo specchio

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