Quando ero giovane e non avevo ancora neanche mezza ruga, tutta emozionata, leggevo curiosità sulla Grande Mela in vista del primo Grande Viaggio.
Un dato mi colpì: Manhattan è carnivora e i suoi abitanti consumano 10 milioni di uova al giorno. Accipicchia, mi sono detta, 10 milioni sono tante assai.
Uscivo da anni di talebano veganismo e non mi tornavano i conti. La versione più evoluta dell’uomo tende a consumare proteine vegetali e non animali, e New York è la città più evoluta del pianeta.
Solo dopo cinque anni sto cominciando a capire quanto le uova siano importanti da questo lato dell’Atlantico.
Come rucola pomodoro mozzarella e olio d’oliva da noi. Solo che noi mica dedichiamo un’intera ALA di un centro commerciale alla RUCOLA.
I Mall ti impressioneranno, mi avevano detto. Quello che non mi avevano detto è che i mall sono giganti non tanto per la varietà dei prodotti esposti (una bottiglia di vodka liscia io per esempio non sono riuscita a trovarla) quanto per le loro dimensioni unitarie. Mi spiego meglio.
Le uova? Non puoi cavartela con 6. Devi comprare 24.
Vuoi un chilo di riso basmati? Impossibile, devi prendertene 10. E portartelo a casa nel sacco di IUTA arrivato apposta da Mumbai.
Hai mal di gola e ti andrebbe per caso un vasetto di miele? Preparati alla confezione Incredibile Hulk da cinque chili.
Parimenti non esiste una bottiglietta di tea, ma solo il boccione tipo Svelto da sette litri. E scordati il panetto di burro. Qui solo parallepipedozzi grossi quanto il vocabolario di greco.
Insomma, la questione è: se non hai una macchina e due spalle così, come diamine la porti la spesa a casa?
… costa quasi sempre meno mangiare fuori!
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ti prego, continua con i tuoi post Vita, che sono affascinanti “assai”.
(e sicuramente non solo per me!)
un bacione, sara 🙂
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