Se vi si strappa il cuore dal petto, da solo, non prendetevela con me

La Crisalide fatta d’aria ieri volava con gli aquiloni a Tempelhof Feld. E poi l’è venuta la febbre. Sicché non riesce a parlarvi oggi da INeeDRadio_a Lot of LOVe – la radio che si nutre e produce ammmore – come avrebbe desiderato di Marina Abramovic e l’amichetto berlinese di lei Bieniek. Ho pronta la replica di Jean Michel Basquiat inContinua a leggere “Se vi si strappa il cuore dal petto, da solo, non prendetevela con me”

12 agosto, un giorno come un altro

Oggi 25 anni fa moriva un genio, Jean Michel Basquiat. 100 e rotti anni prima ne nasceva un altro, Erwin Schrödinger. Il primo ha portato la streer art nei circoli filosofici, il secondo con una strana storia su un gatto chiuso in una stanza con radiazioni e una boccetta di veleno, ha dimostrato che hai vogliaContinua a leggere “12 agosto, un giorno come un altro”

Undici settembre

Ne parlo sul blog privato o su quello pubblico… mumble mumble mumble. Ha vinto il blog privato. La devastazione dell’11 settembre per me è stata innanzitutto una devastazione privata. E l’emozione dei rivoli d’acqua che vengono inghiottiti dalle fondamenta di quelle che un tempo erano le due torri, pure. La foto l’ho presa in prestitoContinua a leggere “Undici settembre”

Nosei Basquiat Mary Boone, il pettegolezzo continua

Nell’era dei blog, megavideo, piratebay, utorrent acta facta de facta, rintracciare l’origine di uno scritto non è cosa semplice. Non c’è mica un libro con una copertina rigida che ti dice chi ha scritto cosa. Ti imbatti un post curato da un tipo che si firma col nome di un vitigno. E non sai seContinua a leggere “Nosei Basquiat Mary Boone, il pettegolezzo continua”

Carnevale a New York

Mi pare che nel vecchio  continente oggi sia Carnevale. Non nel nuovo, nell’emisfero boreale, intendo. Questo perché alla fine gli americani sono coerenti. Se dicono noi pagani, consumismo a manetta, dollarozzi, mc donalds, vuol dire che in effetti ci si maschera solo il 31 ottobre, natale esiste in nome del dio shopping, e per sanContinua a leggere “Carnevale a New York”

Rudavsky come Méliès: quando l’eclettismo funziona

Non troppe ore fa ho visto l’ultimo film di Martin Scorsese Hugo Cabret: bei colori bella la stazione di Montparnasse e ovviamente bellissima Parigi. Se c’è lei tutto attorno il film viene bene comunque pure se, come nella fattispecie, la favola è un po’ noiosa. Un altro elemento a favore, Hugo Cabret, ce lo aveva.Continua a leggere “Rudavsky come Méliès: quando l’eclettismo funziona”