Mi hai imbrogliato pure questa volta.
Mi avevi promesso, cuore, che se ti davo le medicine, la smettevi di agitarti e mi lasciavi dormire.
Mi avevi promesso che se fossi stata felice, non mi avresti più mostrato di notte cieli dipinti col sangue.
Mi avevi promesso che se facevo bene i compiti, avresti spento la luce e il televisore.
MI avevi promesso che se ti avessi fatto ascoltare Varuo, cento milioni di volte, mi avresti portato a Reykjavik.
Mi avevi giurato che se avessi pregato un anno intero, la notte finalmente sarebbe potuta arrivare anche per me.
Invece sono ancora qui.
a morire di luce.
ad aspettare l’autunno,
ad affogare nell’aria,
a dimenticare il mio nome,
a chiamare il 118, con la forza del pensiero.
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