Scappa via da me, oceano
Rifugiati nel fondo del mare.
Rannicchiati, filtra i rifiuti.
Piangi lo sporco, l’olio, i colori
Nascondi i tramonti. Le onde possenti
Salva il sale dalla mia presunzione
Misurati la febbre. Rompi il ghiaccio
Uccidi balene, con quintali di plastica
Dimentica i sogni, penelope, gli orizzonti.
Respira piano. E non gonfiarti
Prendi le medicine, butta la scatola
(18 costole rotte, due polmoni perforati
Potevi lasciarci le penne, mia cara Gea)
Aspetta la prossima glaciazione
Aspetta in silenzio la nostra dipartita
Non ci metteremo molto a morire questa volta, te lo prometto.
Scivoleremo sul bagnato
Alzeremo i calici al cielo
Saliremo sull’astronave, tutti in viaggio verso keplero
Alla ricerca di nuova acqua
Fonti termali, foreste, poesie non scritte
Futuro manifesto. Forse e’ troppo tardi
Essere responsabili, chiudere gli occhi
Fare finta di non sapere, pagare i contributi
Vivere il presente e Fare ancora un’altra volta la spesa.
Tu stai la’ senza dire una parola. La febbre non scende. I coralli stanno male.
Forse però presto la pace.