Destini di sangue

Trema la terra, crolla la casa, pesanti le pietre
Tuo padre resta di sotto.

Inizia la guerra, ti afferra il soldato, tu sei una bambina
C’e’ poco da lottare

In un paese lontano di cento anni fa
due giovani donne inconsapevoli autrici di destini di sangue.

Gli inverni e gli autunni a sotterrare il dolore
Che non si tocchi l’onore. Sia la vergogna serrata nel cuore!

Di madre in figlia, nessuno ne parla
L’ossessione dei corpi, puliti all’estremo

Ingozzarsi di cibo, disinfettare la cucina,
Lavarsi lavarsi lavarsi fino a raschiare la pelle, le viscere, il cuore

Il rubinetto aperto, l´acqua che scorre, tutto diventa un lago
senza piu’ contorno, ne’ sistema immunitario

L ´ eredita´ del dolore di mamme e di nonne
eterne bambine di questo girone infernale.

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