Ore di parole che sembrano non bastare mai.La sostanza di un sentire rannuvolato nel nostro tatto. Eccoci arrivati alla settimana degli abbracci. Portami, o nave dell’alba, al più presto i suoi occhi Stiamo. Finalmente l´un sull´altro distesi,Con i corpi in silenzio. Pure le apnee e le guerre rimarranno sospese.
Archivi dell'autore:Vita La Roux
Nuvola7 (blocco 5)
Tra un risveglio e un altro, nelle immense notti medievali I baci saranno così numerosi, da farci stancare.
Nuvola7 (blocco 6)
Sorvolando la conoide sottomarina del Bengala occidentale. Nella notte lunga. La luna è piena. Nei nostri segni: i nostri sensi, i nostri sogni.
Nuvola 7 (Blocco 8)
La mia mano sul corpo Scivola Disponendolo Alle tue
Attraverso mezzo mondo di mare
Dei pessimi venti neri che ventono sul nostro oggi, restiamo nudi in attesa, attraverso mezzo mondo di mare. Nella mia testa ti parlo senz’ombra. Ho giurato il silenzio, spegno la fiamma e brucio di dentro. Che tanto fuori fa freddo. Nel frattempo mi scaldo. Di un ingombrante sentire. Sfere intense i miei polpastrelli. Arriverà l’estateContinua a leggere “Attraverso mezzo mondo di mare”
Amore DDR
Sferraglio io dentro, Più del tram dell’est Un uccello dí domande Che vola su i seni esausti un tempo bolle di nutrimento Ora che sei quasi dall’altra parte del mondo, Tocco. E così senza nessun preavviso, manchi
Meno tre
Inanellare parole In giornate piene di neve La via di uscita perfetta All’assenza di termosifone
Passeggera 20 24
Mi ricordo quella mattina del 26 dicembre. Il mare era stranoSembrava uno di quei sogni che ci sveglia per dirci di ricordareFraintendimento Samrginatura piu´che svirgolatura, nessuna rottura, nessun fondalenessuna matematica somatica il mio corpo vuoto diventavaOnde, vento e mancanza di senso Io che con quel che sono c´entro ben pocoVivevo spezzata attraversando treni, solstizi, massacriContinua a leggere “Passeggera 20 24”
Geisha
You cannot say to the sun, more sun To the rain less rain
Cacciatrici di teste
Un vortice frenetico. Zampe, antenne, ali impazzite da non riuscire a vederti a fuoco. Solo un filtro giallo-nero. Tu ape amica mia schiantata sul prato. Non puoi più volare, te ne stai su un fianco agonizzi col corpo circonferenze. Il tuo ventre è l’ago di un compasso cui è stato tolto un pezzo. Ed eccoleContinua a leggere “Cacciatrici di teste”
Madre
Con quel volto velluto di madrenon saresti mai dovuta invecchiare eterno placido il tuo non_sorriso,su te che hai sradicato indirizzitenute appese al seno bambine suicidevesti ancora un cuore infante con quegli occhi piccoliche avrebbero tutto il diritto di essere trististrofini dentro e fuori il mondo, ormai privo di lui,tonnellate di candeggina. Disinfettare, la tua strategia.Continua a leggere “Madre”
Souvenir da Betlemme
C’avete presente le salviettine monouso per pulirsi gli occhiali? Be´ questa ci somigliaE’ imbevuta di un alcol dall’odore strano.Sarebbe dovuta servire a disinfettare la pelle prima di una puntura qualsiasi E invece la maestra nel mezzo dell’ora di religionel’ha usata per filtrare l’aria in entrata nelle narici ormai impregnata di gas C’avete presente le biglieContinua a leggere “Souvenir da Betlemme”
