E se quel bambino col muso rivolto nella sabbia,
sulla spiaggia, a qualche chilometro a sud da qui,
mi avesse carezzato il collo con i palmi rivolti al cielo,
come un amante, come una madre, come il vento,
mi sarei di certo sciolta in lacrime nel mare.
E se quel bambino prima di perdersi nell’acqua,
avesse saputo chiedere a dio di diventare luce
nel cuore della gente che muore,
in molti in questo preciso istante farebbero l’amore.
E se quel bambino avesse avuto una carta verde in tasca,
e non una karter emozionale sotto pelle,
probabilmente oggi sarebbe sobrio, non affogato.
E se quel bambino fosse morto di proposito, nel giorno del tuo matrimonio,
per liberare me dalle catene del mio io.
E se qual bambino fosse già angelo prima di diventarlo.
Per rendere noi, fino a Budapest, mondo migliore.
Il mio caro angelo (Aylan)
