E se quel bambino col muso rivolto nella sabbia, sulla spiaggia, a qualche chilometro a sud da qui, mi avesse carezzato il collo con i palmi rivolti al cielo, come un amante, come una madre, come il vento, mi sarei di certo sciolta in lacrime nel mare. E se quel bambino prima di perdersi nell’acqua, avesseContinua a leggere “Il mio caro angelo (Aylan)”
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Per noi senza pelle
Deve essere che per noi senza pelle, quando si vola si arriva fino a Marte. Deve essere che per noi senza pelle, felicità morire respirare, sono la stessa cosa. Deve essere che per noi senza pelle, appena il sole torna tiepido, possiamo prenderci il lusso di guidare senza mani ad occhi chiusi verso il mare.Continua a leggere “Per noi senza pelle”
I am a fountain of blood in a shape of the girl
Di’ la verità: lo hai fatto apposta a morire, cosicché io non trovassi più me stessa. cosicché io montassi a neve il mio cervello. Per decenni. cosìcché ogni qualvolta luna è piena, io assumessi forme di fontana di sangue.
İstiklâl Caddesi
Accendi i ventilatori in moschea, ché a Berlino è meno cinque. Balla sufi, Balla sufi, soffia e muori. Poiché la voce della donna turca, unica femmina autorizzata a cantare nel bar sport del paese di frontiera a ovest, ti taglierà le vene. Ancora un altro tramonto sul Bosforo, Ancora un altro olocausto dimenticato. Ancora un’altra domenica di paneContinua a leggere “İstiklâl Caddesi”
Hokusai auf dem Fenster
I want to I want to be someone else or I’ll explode Floating upon this surface for the birds The birds The birds You want me? Fucking well come and find me I’ll be waiting With a gun and a pack of sandwiches And nothing Nothing Nothing You want me? Well come and break theContinua a leggere “Hokusai auf dem Fenster”
Follia
Follia e’ non saper piu’ riconoscere le proprie emozioni. Follia e’ la pioggia di oggi sulla neve di ieri.
Tutto conta solo se in grandi quantità
(Mentre i palazzi scivolano lungo le pendici della città) Crisalide d’aria, Berlino 20 dicembre 2014
E la luna è ancora là
Nella danza dell’autunno rosa Rinnegata dea che riposa In letti di moderazion E’ l’autunno di pallide fedi Lungo venti lasciati a piedi E maschere senza color E’ l’autunno che scaccia i suoi eredi Respirando ora moderazion E crolla ai piedi Di preghiere senza vocazion Quieta dama che spinse la culla A un viscido strisciar TraContinua a leggere “E la luna è ancora là”
Per tornare a casa ho dovuto camminare sull’acqua
“Walk To The Water” She said it wasn’t cold She left her coat at home that day She wore canvas shoes White canvas shoes Around her neck She wore a silver necklace It was given to me by my father, she said It was given to me She took the back way home Passed theContinua a leggere “Per tornare a casa ho dovuto camminare sull’acqua”
Saliva più zucchero fa caramella
Tamburo di latta castello di carta regina di cuori morta ammazzata dalle granate (Saliva più zucchero fa caramella) Dicono che le giraffe siano così belle perchè mangiano i frutti più alti. La guerra è finita otto giorni dopo. La morte è iniziata il giorno dei tuoi 18 anni. La donna vestita di velluto non ha digerioContinua a leggere “Saliva più zucchero fa caramella”
Lungo il Teltowkanal, all’altezza di Mussehlbrücke
Oggi, le temperature sono state talmente gradevoli, che sono arrivati due Haiku, senza preavviso. Il primo è dedicato a me, il secondo alla presidentessa che il tulipano lo ha avvistato. In pausa pranzo. Haiku n. 3 La primavera, se smetti di fumare, annuserai. Haiku n. 4 Il tulipano sporge la testa rossa verso il treno
Smetti di produrre, usa quello che hai (e connettiti ad IneedRadio)
Smetti di produrre usa quello che hai l’artista sei tu e solo tu stabilisci cosa è arte e cosa no. (Marcel Duchamp, ne parliamo domani sera 11 marzo alle 19, parlando di Ai Weiwei su I Need radio & love http://ineedradio.funkhaus-gruenau.de/)