Il vento, i bambini, i tramonti, la notte.
Dormono, annegano, sul talamo, nel mare.
Si toccano, si annusano, inciampano, lontani dal seno.
In piedi, sdraiati, affamati, impazienti.
Giocano le giostre, camminano le strade, navigano le barche.
Varcano i confini, stanno a casa per giorni.
Si sporcano, li lavano, in acqua, poi muoiono.
Fratelli sorelle, alcuni piccoli alcuni grandi.
Sorrisi e lacrime, di sentimenti lievi.
Le foglie, il vento, fuori il balcone.
I vicini, il calore, i lontani, sul gommone.
Barche che partono, barche che non arrivano.
Bambini che nascono, bambini che non crescono.
Il rosa il blu di coccarde le scialuppe.
Si suda si ci bagna si corre si scappa.
Ancora una volta senza padri. Noi madri migranti per sempre.