E’ davvero un peccato che non possa farvi vedere i suoi video. Ma uno che espone in solitaria prima al PS1 Moma di New York (2011) poi allo Schinkel Pavillon a Berlino (2012) difficilmente elargisce le password dei suoi canali video al pubblico. E non perché voglia fare il radical chic. No, proprio no. JeremyContinua a leggere “Suburbano, psichedelico, neuroartista. Si chiama Shaw”