La poesia semiotica di Epaminonda

Ci sono dovuta andare due volte a vedere Haris Epanimonda, in mostra ancora per pochissimo (fino al 12 gennaio) all’Hamburger Bahnhof, prima di scrivere questo articolo. A Berlino  ha riproposto Chapters, l’evoluzione di Chronicles, un lavoro già presentato a Zurigo nel 2010. Definito da molti un capolavoro, il progetto Chapters-Chronicles nel 2011 era alla Kunstalle di Francoforte, l’annoContinua a leggere “La poesia semiotica di Epaminonda”

Suburbano, psichedelico, neuroartista. Si chiama Shaw

E’ davvero un peccato che non possa farvi vedere i suoi video. Ma uno che espone in solitaria prima al PS1 Moma di New York (2011) poi allo Schinkel Pavillon a Berlino (2012) difficilmente elargisce le password dei suoi canali video al pubblico. E non perché voglia fare il radical chic. No, proprio no. JeremyContinua a leggere “Suburbano, psichedelico, neuroartista. Si chiama Shaw”

Ti sfanculano al Moma? Don’t worry, vai da Cattelan

Maurizio Cattelan per portare artisti freschi nella sua galleria newyorkese, Family Business, se ne è inventata un’altra delle sue. Nella pagina Facebook della galleria ha postato il rifiuto formale del Museum of Modern Art alle opere che Andy Warhol aveva spedito al museo negli anni ’50. Family Business specifica: “Got a refuse from MOMA collection? Don’tContinua a leggere “Ti sfanculano al Moma? Don’t worry, vai da Cattelan”

The best of Moma, sta al terzo piano

Dimentichiamoci per un attimo la meravigliosa retrospettiva dedicata a Cindy Sherman al sesto piano del Moma. E’ probabile che il The best show del museo oggi stia al piano numero tre. Almeno questo pensa Margaret Doyle, direttrice della comunicazione del museo e portavoce della curator Paola Antonelli. La mostra si intitola The exquisite corpse drawings, intendendo per corpse,Continua a leggere “The best of Moma, sta al terzo piano”