Mi piacciono quelli che parlano di attualità con l’arte, partendo dai dettagli. Come quando Emir Kusturica nel film Underground racconta i bombardamenti su Belgrado della seconda guerra mondiale, partendo proprio dalle immagini dello zoo cittadino. All’appuntamento con la morte non scampano neanche loro. Così Aleksandra Domanović al Proyectos Monclova, una vetrina di contemporaneo che si è tenuta a Mexixo City fino allo scorso 24 marzo, ha raccontato la vita nella ex Jugoslavia attraverso una proiezione a doppio canale video che da un lato riproduce spezzoni delle principali notizie dei maggiori telegiornali di Bosnia, Croazia, Serbia, mentre dall’altro documenta i rave party.
L’edizione è sempre quella della della sera, quella delle 19.30 (ora che dà il titolo alla proiezione). Il crepuscolo è anche l’ora adatta per cominciare a far festa. Belgrado, Sarajevo, Zagabria, non hanno mai conosciuto tanta voglia di vita notturna come in quest’ultimo decennio. La voglia di divertirsi e di non pensare troppo al futuro scorre parallela al post conflitto balcanico.
Le parole nel lavoro di Alexandra sono quasi bandite. L’attualità è scandita dalla musica tecno. Colonna sonora della nuova società.