Dicono che sia la più grande restrospettiva su Anish Kapoor, la mostra inaugurata lo scorso 19 maggio al Martin Gropious Bau di Berlino. Di certo, considerata la sua estensione, è la più larga. Nel senso che il museo ha dovuto concedere tutto il piano terra per installare le oltre 70 opere del gigante di Mumbai.Continua a leggere “Kapoor, come detriti di una discarica romantica”
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The best text ever
“If I’ll be the cure, will you be my disease?” If I will find another man fool enought to merry me, at least he has to tell me something like this. The sentence is the catch-phrase of the “the superficial assence of the deep apparence”, the first Solo exhibitions of “La pizzeria”, an established italianContinua a leggere “The best text ever”
Al Pac va in scena vossignoria La noia
Allora io al Pac, padiglione di arte contemporanea a Milano, per vedere la mostra di Elad Lassry, ci sono stata. Mi sento di dire a chi l’avesse mancata: dormite pure sereni. L’opera di questo giovanissimo israeliano con passaporto americano (classe 1977) rivelazione della Biennale di Venezia 2011, vale pure la pena di non essere vista.Continua a leggere “Al Pac va in scena vossignoria La noia”
Liverpool, la sovversiva
E pensare che mi avevano detto che la succursale della Tate a Liverpool era una merda. Tutte balle. Per una città come Liverpool, che si porta addosso già un fardello artistico importante, parlo dei Beatles, è un bell’onore fregiarsi le docks (strutture più o meno simili ai magazzini del sale di Genova) con un Pollock,Continua a leggere “Liverpool, la sovversiva”
Il disegno straordinario di Heatherwick. Al V&A
La fiamma olimpica sta per raggiungere Londra. E andrà ad accomodarsi nel braciere firmato dallo studio Heatherwick, il team di architetti guidato da Thomas Heatherwick, il designer più osannato del Regno Unito. E allora il Victoria & Albert museum, senza perdere il richiamo dell’evento, ha deciso dedicare una retrospettiva, la prima, allo studio a quasiContinua a leggere “Il disegno straordinario di Heatherwick. Al V&A”
Abramovic, il metodo antitempo
Pac, Milano ore 12.15. La città si prepara alla più bizzarra grandinata primaverile della sua storia recente. Firmi un contratto, poi deliziose ragazze vestite da infermiere ti accompagnano in una sala. Ti invitano a indossare un camice bianco, ti fanno sedere. Sullo schermo appare Marina. Spiega due o tre cose sul Metodo. Ti dice ilContinua a leggere “Abramovic, il metodo antitempo”
Transavanguardia, la bella
L’anno scorso è stata la volta di Dalì, l’anno prima di Hopper, prima ancora di Magritte. Lo scorso inverno la grande mostra a Palazzo Reale a Milano è stata dedicata alla Transavanguardia. Un altro miracolo della storia dell’arte italiana, che meriterebbe da solo un capitolo intero nel sussidiario alle elementari. Attraverso quella produzione si riesceContinua a leggere “Transavanguardia, la bella”
Alienazione firmata Quay
Non hanno neanche la pagina di wikipedia in italiano, ma Venezia, la mostra del cinema, si ricordò di loro nel 2002 dedicandoli un piccolo spazio. Sto parlando dei Fratelli Quay, Stephen e Timothy, due registi sperimentali e visionari degli ultimi 30 anni, ad agosto in mostra al Moma.
The best of Moma, sta al terzo piano
Dimentichiamoci per un attimo la meravigliosa retrospettiva dedicata a Cindy Sherman al sesto piano del Moma. E’ probabile che il The best show del museo oggi stia al piano numero tre. Almeno questo pensa Margaret Doyle, direttrice della comunicazione del museo e portavoce della curator Paola Antonelli. La mostra si intitola The exquisite corpse drawings, intendendo per corpse,Continua a leggere “The best of Moma, sta al terzo piano”
La Jugoslavia è un rave party
Mi piacciono quelli che parlano di attualità con l’arte, partendo dai dettagli. Come quando Emir Kusturica nel film Underground racconta i bombardamenti su Belgrado della seconda guerra mondiale, partendo proprio dalle immagini dello zoo cittadino. All’appuntamento con la morte non scampano neanche loro. Così Aleksandra Domanović al Proyectos Monclova, una vetrina di contemporaneo che si è tenuta a MexixoContinua a leggere “La Jugoslavia è un rave party”
Family Business. Cattelan è tornato. Con The Virgins Show
La curatrice della mostra Marilyn Minter e Maurizio Cattelan A un certo punto il dio sceso in terra mi dice, abbassando gli occhi a terra – sul marciapiede della ventunesima West tra la 10 e la 11 Ave – con convinzione uguale a zero “e meno male che ci siete voi”. Per voi, il dioContinua a leggere “Family Business. Cattelan è tornato. Con The Virgins Show”
Sussurri serissimi da Chelsea. The beginning
21esima, Chelsea, Family Business Gallery A partire da questo preciso istante le chicchiere semiserie di Brooklyn, si trasformeranno in sussurri serissimi a Chelsea. Chelsea, se a Londra significa lusso, Kate Moss, squadretta di calcio, a New York è arte contemporanea. E’ fuori di dubbio. Tutto deve necessariamente passare di qua, altrimenti non è trendy, nonContinua a leggere “Sussurri serissimi da Chelsea. The beginning”