Hokusai auf dem Fenster

I want to I want to be someone else or I’ll explode Floating upon this surface for the birds The birds The birds You want me? Fucking well come and find me I’ll be waiting With a gun and a pack of sandwiches And nothing Nothing Nothing You want me? Well come and break theContinua a leggere “Hokusai auf dem Fenster”

Youvalle Levy, just too cool for school

Quando ho conosciuto Youvalle Levy, me ne sono subito innamorata. Esile nelle gonne lunghe e nei vecchi maglioni di lana, che quasi scompare. Spesso distratta, dietro quegli occhialoni da hypster, sembra sempre che da un momento all’altro ci faccia “ciao ciao” con la manina per mettersi a volare nel mondo dei sogni. Il volo èContinua a leggere “Youvalle Levy, just too cool for school”

Christen, la poesia della nebbia

“Per circa due anni, ogni volta che il tempo sembrava bello, mi sono svegliato alle 5, e ho guidato per 45 minuti verso i promontori di Marin, San Francisco, e ho puntato il mio obiettivo verso il Golden Gate Bridge”. Così l’artista Simon Christen è riuscito a raccontare la nebbia. Tra oceano e baia, alContinua a leggere “Christen, la poesia della nebbia”

Kapoor, come detriti di una discarica romantica

Dicono che sia la più grande restrospettiva su Anish Kapoor, la mostra inaugurata lo scorso 19 maggio al Martin Gropious Bau di Berlino. Di certo, considerata la sua estensione, è la più larga. Nel senso che il museo ha dovuto concedere tutto il piano terra per installare le oltre 70 opere del gigante di Mumbai.Continua a leggere “Kapoor, come detriti di una discarica romantica”

La gonna lunga nera bidimensionale

Amazing. Dopo settimane riesco a dire solo AMAZING se ripenso a “The Black long skirt”, il meraviglioso cortometraggio di  Hoji Tsuchiya, giovanissimo videomaker giapponese di base a Berlino, presentato al Filmkunst bar al 130 della Reichenberger Strasse, una notte di dicembre che c’era tanta neve esattamente un mese fa. Il protagonista dell’animazione è un cameriere cheContinua a leggere “La gonna lunga nera bidimensionale”

O’ Gerhy the Fish: from OC to Paris, via Gagosian

Few words. The first Frank Gehry’s Fish lamps exhibition is ready to depart. Beverly Hills and Paris @ Gagosian Gallery from 11th Jan to 9th March. (Gehry the one who designed Guggenheim in Bilbao, yes that one). California is not so far. I mean, for someone, at least. The other half of the world can just getContinua a leggere “O’ Gerhy the Fish: from OC to Paris, via Gagosian”

Come ti metto in scena il dramma della libertà

Ecco se si dovesse una volta per tutte mettere in scena la liberazione dai legami, con tutto il dramma che la libertà si porta dietro, la si dovrebbe sempre rappresentare così: un vestito rosso di seta che cade morbido sulle curve di una donna che avanza lentamente, col volto cupo, verso l’ignoto. Passo dopo passoContinua a leggere “Come ti metto in scena il dramma della libertà”

Franziska Strauss: Grazia e movimento in un unico clic

SI possono amare tante cose. Si possono amare la spigolosità e la grazia dei movimenti di Pina Bausch. Si possono amare le fotografie leggermente fuori fuoco di Frank Capa. Si possono amare le linee scattanti del futurismo italiano. Oppure si possono amare tutte e tre le cose. Una sintesi perfetta di grazia, velocità e fuoriContinua a leggere “Franziska Strauss: Grazia e movimento in un unico clic”

La caducità si fa un tuffo in piscina (che però è vuota)

Tracce di rossetto sui mozziconi di sigarette, tappeti di sterpaglie bruciacchiate che un tempo erano foresta, o sagome tenui di noi stessi che sembrano fantasmi che vediamo ogni volta che un autobus ci attraversa la strada, ma che poi, di colpo, dimentichiamo. O ancora: il relitto di una piscina olimpionica. Questa è la poesia diContinua a leggere “La caducità si fa un tuffo in piscina (che però è vuota)”

L’urlo della Siria: Daddy, please come back!

Daddy… Come back. Questo l’urlo disperato della bimba che ha perso il padre martire ucciso in una delle miriadi di rappresaglie del regime siriano di Bashar al Assad contro la popolazione siriana. Questo il titolo dell’acquerello di Nora Alsheikh. Lei è poco più che conosciuta. Sappiano che è un po’ grafica, un po’ illustratrice, un po’Continua a leggere “L’urlo della Siria: Daddy, please come back!”