Oggi 25 anni fa moriva un genio, Jean Michel Basquiat. 100 e rotti anni prima ne nasceva un altro, Erwin Schrödinger. Il primo ha portato la streer art nei circoli filosofici, il secondo con una strana storia su un gatto chiuso in una stanza con radiazioni e una boccetta di veleno, ha dimostrato che hai voglia a parlare di stato quantico: fin tanto le cose non si vedono non accadono.
Basquiat ha preso coraggio e ha dichiarato che la critica nell’arte non serve a nulla. Quanto meno non serve a capire la natura profonda dell’opera d’arte, la sua poesia. Il secondo ha certificato che solo l’osservazione determina lo stato delle cose, che sia atomo o che sia gatto. Grazie a entrambi oggi riusciamo a vedere la poesia.
(E, personalmente, grazie a Paolo Bottarelli che mi ha introdotto alla neuroestetica).