Il vento il freddo. Concentrazione, ti perdole foglie i germogli, che fatica. In testa mille grovigliQui oltrefrontiera, non ha alcun tipo di senso la PrimaveraVorrei la sera, in spiaggia, con litri di sole, morire Vorrei poter raccontare della Lavanda l´odoreIl verde che dilaga sui muri di casa e sul cuoreVorrei poter ricordare le nuvole biancheContinua a leggere “Insensata primavera”
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Aprile dolce morire
Ci vuole la neve d’Aprile, a noi schiavi di solo sentire Dire basta, comunque, non lo sappiamo fare Letti volanti, abbracci pesanti Tutt’odora di cera impregnante Sembra ieri dormirti di finaco Sparito. Cosi’. Di punto in bianco Io qui a contare le costole, mi metto a correre, Come trafitta da cento pallottole Il corpo invecchia,Continua a leggere “Aprile dolce morire”
Amandoti
(Gianna Nannini) Amarti m’affatica Mi svuota dentro Qualcosa che assomiglia A ridere nel pianto Amarti m’affatica Mi dà malinconia Che vuoi farci è la vita È la vita, la mia Amami ancora Fallo dolcemente Un anno un mese un’ora Perdutamente Amami ancora Fallo dolcemente Solo per un’ora Perdutamente Amarti mi consola Le notti bianche QualcosaContinua a leggere “Amandoti”
Patriarchy
Il diritto è diritto di chi lo solleva Un’onda contro il patriarcato si leva Il peso del bimbo sul ventre che spinge Altrove un altro uomo padre si finge Ammanta la neve coperta Berlino Se solo potessi un’ultima bottiglia di vino Lontano anni luce spende eterno il sole Settant’anni mai compiuti in tonnellate di paroleContinua a leggere “Patriarchy”
AIR
The army arrives. It lines up the coffins.Kindergartens close. She sings in the gardens.Time does not pass. You can only touch me with your eyes.The world stops. Don’t you dare cough.Field hospitals. It looks like a movie.A very old film. About our yesterday life. Broken hearts. The long goodbye of the intubated.Lovers divided. The breathlessContinua a leggere “AIR”
il Mare e gli impostori
Il mare non e’ qualcosa che impari Ce l’hai dentro. Ti ci ripari l’ultima cosa che vedi. Respiri profondi e poi muori In città, in aereo, quando fai la rivoluzione Fintanto d’inverno, quando aspetti la neve Il mare è quel lago nel ventre – leggera si posa – senza nazione Il mare è un modoContinua a leggere “il Mare e gli impostori”
Pianto
Come un secchiello colmo d´acqua, portato a fatica da un bimbo in balcone, ad annaffiare le piante, cosi straboccano le lacrime fuori dagli occhi. I quali per fare i forti, restano ostinatamente aperti.
Nati ultimi negli anni ´70
Si spengono le luci di Natalenella notte dell´ ultimo avventoSi torna a casa. Al liceo. Al libretto delle giustificazioniSi torna indietro nel tempo. Si scavano i tunnel.come se noi, nati ultimi negli anni ´70,non avessimo il diritto al presente nel presente. Persi negli scroll alla disperata ricerca di un likeNoi che a stento sappiamo usareContinua a leggere “Nati ultimi negli anni ´70”
Bisestile
Regina di cuori Sulla scacchiera Se ne sta tra tanti quadranti completamente sola Proprietà verbale Desiderare dormire Attorno a lei il vuoto di tanto amore senza parole Comincia il gioco Scappa l’alfiere Se la luna le fosse amica avrebbe vinto da un pezzo Sistemi complessi Partita analogica Non c’è alcun re a farla ridere, arricciaContinua a leggere “Bisestile”
Impressioni scorpione
Addio aeroporto Il suono amico a Dirmi che il giorno comincia Muto Tutto pronto Le lanterne di San Martino A salutare l’autunno Buio Poesia corsiva Fino ad ora ho urlato troppo Soffio sui momenti brutti Lockdown Luna blu Si naviga a vista Vele spiegate Macrame‘ Annodo snodo Il piacere del tempo annullato Casa bianca inContinua a leggere “Impressioni scorpione”
Destini di sangue
Trema la terra, crolla la casa, pesanti le pietreTuo padre resta di sotto. Inizia la guerra, ti afferra il soldato, tu sei una bambinaC’e’ poco da lottare In un paese lontano di cento anni fadue giovani donne inconsapevoli autrici di destini di sangue. Gli inverni e gli autunni a sotterrare il doloreChe non si tocchiContinua a leggere “Destini di sangue”
No
L’altra meta’, Dicono tutti Ti servira’ Alla costruzione della tua Identita’. Idiota tedesco. Nato nell’anno sbagliato Tu Abituato Viziato, alle Auto. Coi piedi sudici e le ascelle puzzolenti I mille no che avrei dovuto dirti. Digrigno ancora i denti I mille no cuciti sul cuore. Mi fai vomitare. sono stata generosa, dice l’ambasciatore Ti seiContinua a leggere “No”