Il diritto è diritto di chi lo solleva Un’onda contro il patriarcato si leva Il peso del bimbo sul ventre che spinge Altrove un altro uomo padre si finge Ammanta la neve coperta Berlino Se solo potessi un’ultima bottiglia di vino Lontano anni luce spende eterno il sole Settant’anni mai compiuti in tonnellate di paroleContinua a leggere “Patriarchy”
Archivi dell'autore:Vita La Roux
AIR
The army arrives. It lines up the coffins.Kindergartens close. She sings in the gardens.Time does not pass. You can only touch me with your eyes.The world stops. Don’t you dare cough.Field hospitals. It looks like a movie.A very old film. About our yesterday life. Broken hearts. The long goodbye of the intubated.Lovers divided. The breathlessContinua a leggere “AIR”
il Mare e gli impostori
Il mare non e’ qualcosa che impari Ce l’hai dentro. Ti ci ripari l’ultima cosa che vedi. Respiri profondi e poi muori In città, in aereo, quando fai la rivoluzione Fintanto d’inverno, quando aspetti la neve Il mare è quel lago nel ventre – leggera si posa – senza nazione Il mare è un modoContinua a leggere “il Mare e gli impostori”
Pianto
Come un secchiello colmo d´acqua, portato a fatica da un bimbo in balcone, ad annaffiare le piante, cosi straboccano le lacrime fuori dagli occhi. I quali per fare i forti, restano ostinatamente aperti.
Nati ultimi negli anni ´70
Si spengono le luci di Natalenella notte dell´ ultimo avventoSi torna a casa. Al liceo. Al libretto delle giustificazioniSi torna indietro nel tempo. Si scavano i tunnel.come se noi, nati ultimi negli anni ´70,non avessimo il diritto al presente nel presente. Persi negli scroll alla disperata ricerca di un likeNoi che a stento sappiamo usareContinua a leggere “Nati ultimi negli anni ´70”
Bisestile
Regina di cuori Sulla scacchiera Se ne sta tra tanti quadranti completamente sola Proprietà verbale Desiderare dormire Attorno a lei il vuoto di tanto amore senza parole Comincia il gioco Scappa l’alfiere Se la luna le fosse amica avrebbe vinto da un pezzo Sistemi complessi Partita analogica Non c’è alcun re a farla ridere, arricciaContinua a leggere “Bisestile”
Impressioni scorpione
Addio aeroporto Il suono amico a Dirmi che il giorno comincia Muto Tutto pronto Le lanterne di San Martino A salutare l’autunno Buio Poesia corsiva Fino ad ora ho urlato troppo Soffio sui momenti brutti Lockdown Luna blu Si naviga a vista Vele spiegate Macrame‘ Annodo snodo Il piacere del tempo annullato Casa bianca inContinua a leggere “Impressioni scorpione”
Destini di sangue
Trema la terra, crolla la casa, pesanti le pietreTuo padre resta di sotto. Inizia la guerra, ti afferra il soldato, tu sei una bambinaC’e’ poco da lottare In un paese lontano di cento anni fadue giovani donne inconsapevoli autrici di destini di sangue. Gli inverni e gli autunni a sotterrare il doloreChe non si tocchiContinua a leggere “Destini di sangue”
No
L’altra meta’, Dicono tutti Ti servira’ Alla costruzione della tua Identita’. Idiota tedesco. Nato nell’anno sbagliato Tu Abituato Viziato, alle Auto. Coi piedi sudici e le ascelle puzzolenti I mille no che avrei dovuto dirti. Digrigno ancora i denti I mille no cuciti sul cuore. Mi fai vomitare. sono stata generosa, dice l’ambasciatore Ti seiContinua a leggere “No”
La fine di una serie
Mandala imperfetti di cristalli rarefattiNon sono sufficientia curare il dolore di aborti mai avvenuti Col vento di fine maggio, tra le foglie un raggioSi staglia nel silenzioun po´ di polvere solletica le piume L’inquietudine di primavera, stesa come nebbia di seraAttiva ricordiche infettano gl eterni pori del viso irrisolti La solitudine non curata sotto questaContinua a leggere “La fine di una serie”
Call me by your name
When you least expect it, Nature has cunning ways of finding our weakest spot. Just remember: I am here. Right now you may not want to feel anything. Perhaps you never wished to feel anything. And perhaps it’s not to me that you’ll want to speak about these things. But feel something you obviously did.Continua a leggere “Call me by your name”
Third of May
It is a grey day May day Capitalism ends Greece shows his hand Specificity is what we want Vulnerability what we’ve got Fresh air in the cloud hair stucked in the mouth The fear of tomorrow The nature I borrow Worst then a leukaemia No more space to touch. Maniac
