El camino escondido en la ciudad del sueño Perdido en sus calles, lo busco en mis recuerdos (Calexico)
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Amore di ossa e carne
Lo scheletro danzava nel non ritmo del non tempo. Occhi grandi, sorriso eterno, testa leggera. A ginocchia molli, avanzava. A braccia spalancate, voleva te. se solo avesse potuto quell’essere speciale, raccontare l’armonia di un amore di ossa e carne.
Io sono l’aliena
Lascialo entrare, permettigli di stare, fagli toccare la pelle di dentro. Del mare aprigli le porte. Del cuore. E mentre guardi i soli che sembrano lune sbattilo fuori. lontano. Sulle dune. Io sono l’aliena.
Memoria del sole
Memoria del sole qui muore un fiore e trema il soldato
Mare & tomba
Ancora un’altra tomba. Sta nel mare. Racchiude tutti i sogni, di tutti i viaggiatori che contando le monete, guardavano in Tivù la loro vita che mai più. Loro, chiusi nella stiva, inghiottono i respiri si scordano di piangere respirando acqua e sale. Nel silenzio sinistro, delle notti di primavera, sopra le stelle senza luna, sotto tra corpi danzanti e capelli pesanti. IContinua a leggere “Mare & tomba”
Collage 1953
Le dita arrivano dall’inferno a ballare un Minuetto. Fuori tempo. Lo spazio non ama farsi segare da loro. Natura fuori forma. Uomo fuori posto. Cielo fuori inverno. E io sono ancora sulla stessa strada, che non porta mai a niente.
Crisalidi in casa teatro
Quella sera all’ultimo piano della casa teatro gli umani spostarono il loro cuori al centro del cerchio. Le farfalle accorsero a dozzine dalla torre delle televisioni per tessere manti di crisalidi attorno a ciascun cuore. Ma una forza magnetica pari al dolore dello spazio dei tre in mezzo agli accenti dei quattro, le tenne lontane. I cuori privi crisalidi stavano soffocando,Continua a leggere “Crisalidi in casa teatro”
Saliva più zucchero fa caramella
Originally posted on CRISALIDE D´ARIA:
Tamburo di latta castello di carta regina di cuori morta ammazzata dalle granate (Saliva più zucchero fa caramella) Dicono che le giraffe siano così belle perchè mangiano i frutti più alti. La guerra è finita otto giorni dopo. La morte è iniziata il giorno dei tuoi 18 anni. La donna…
Metronomo
L’uomo arrivato da Marte ci chiese di contare a chi per quattro a chi per tre, spezzare il respiro, superare gli accenti. Del tempo, e metterci nel mezzo. Del niente. Aspettando nello spazio tra un respiro e un altro, senza farci la guerra, solo starci a guardare, attratti dal centro, che è dentro al ventre, tirare le mani,Continua a leggere “Metronomo”
Freundinnen
Le amiche dall’anima latina se potessero di nuovo sposarsi si sposerebbero nella stessa chiesa l’una accanto all’altra. Accennando un sorriso senza dire una parola il prete le benedirà. Lui di sicuro avrà capito. Chi loro, le amiche, sono. Cosa loro, le amiche, fanno. Come loro, le amiche, sanno. Inspitata da Sigmar Polke in mostra a Colonia.
Voglia di negativo
Al primo suono di primavera, gli amanti alla finestra diventarono blu dalla voglia. Non potevano più aspettare, rimandavano quel istante da una dozzina di kalpa. Qualche metro più in basso, alla stazione dei treni di Gorlizer Bahnhof, il tossico vagava stordito con addosso solo una voglia. Una voglia grande e pura come quando voglia si haContinua a leggere “Voglia di negativo”
Non mi concedo alcun stato di consapevolezza diminuito
Non sopporto l’arte della politica Non sopporto le manie Non accetto la coercizione, gli intrighi, la manipolazione Non perseguo distruzione e malcontento Non sopporto la guerra di un uomo contro un altro uomo Non distruggo l’anonimato di nessuno Non credo che esistano uomini che debbano mangiare più di altri Non vendo nulla che non siaContinua a leggere “Non mi concedo alcun stato di consapevolezza diminuito”
