Lo scheletro danzava nel non ritmo del non tempo. Occhi grandi, sorriso eterno, testa leggera. A ginocchia molli, avanzava. A braccia spalancate, voleva te. se solo avesse potuto quell’essere speciale, raccontare l’armonia di un amore di ossa e carne.
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Crisalidi in casa teatro
Quella sera all’ultimo piano della casa teatro gli umani spostarono il loro cuori al centro del cerchio. Le farfalle accorsero a dozzine dalla torre delle televisioni per tessere manti di crisalidi attorno a ciascun cuore. Ma una forza magnetica pari al dolore dello spazio dei tre in mezzo agli accenti dei quattro, le tenne lontane. I cuori privi crisalidi stavano soffocando,Continua a leggere “Crisalidi in casa teatro”
Tempelhofer Feld, heute
Le parabole di Kreuzberg
Era un giovedì a Berlino si moriva dal freddo si stavano ghiacciando le ali delle farfalle di tutta la città a molti era stata revocata addirittura l’autorizzazione a volare ma il regista, vestito di stracci puzzolenti, quella sera, impazziva di gioia, al solo pensiero che di lì a poco, avrebbe mangiato pasta asciutta E mentre chiacchierava allegro con i moribondi di tuttoContinua a leggere “Le parabole di Kreuzberg”
Der Mond. Jetzt. Berlin
Luna: bussa alvetro della finestramentre dormiamo
Ai Weiwei. Martin Goupius Bau. Berlino
Per fare le cose in piccolo ha recuperato 6mila vecchi sgabelli usati dagli uomini e donne delle dinastie Ming e Quing (anche l’aristocrazia cinese sedeva su sgabelli, talvolta). E anche 3.500 preziose porcellane. Vecchie pure loro. Piazzate nelle 18 stanze da 3mila metriquadri della Martin Gropius Bau. A partire da domani (ufficiosamente da oggi). AiContinua a leggere “Ai Weiwei. Martin Goupius Bau. Berlino”
Burma kommt da
La donna più sexy del mondo sta per arrivare a Berlino. E io l’aspetto. Con amore.
Devo salutare una persona
In Berlin, by the wall You were five foot ten inches tall It wasv ery nice Candlelight and Dubonnet on ice We were in a small cafe You could hear the guitars play It was very nice It was paradise You’re right and I’m wrong Hey babe, I’m gonna miss you now that you’reContinua a leggere “Devo salutare una persona”
Il mio primo carnevale
A parte un paio di sandali rossi sporchi di sangue abbandonati all’incrocio tra la mehringdamm e yorckstrasse, da chi, presumibilmente femmina ubriaca felice e danzante, a un certo punto si è tranciata il palmo del piede su una delle migliaia di bottiglie di birra spaccate per strada. Ecco dicevo, a parte questo, il carnevale delleContinua a leggere “Il mio primo carnevale”
Nein Mann (sorry for the Umlaut)
Ey komm shon Es its Kaum mehr was los Ich hab Kopfweh und der DJ spielt die ganga Zeit nur so Elektrozeug Nicht mal was von David Guetta match er Nein Mann! Ich will noch nicht gehe Ich will noch ein bisschen tanzen Komm schon Alter, ist nicht noch so spat Lass uns noch ‘nContinua a leggere “Nein Mann (sorry for the Umlaut)”
Apparat in my ears, Berlin in my mind
Il video super suggestivo, è del film Octane. E me ne dissocio. La citazione è per la musica. Meravigliosa. lei sì.