Trasmettitore di baci

Lascia il bacino oscillare, peso, baricentro, fuori centro tu Livio per piacere non cadere.  Il trasmettitore di baci cammina all’indietro tamburo i piedi contro la terra, ride se parli giapponese, affonda nel collo dell’orso sfiora il neo dell’amata regala rose di cartone per strada disegna il mondo con la punta del naso guarda curioso i lacci delle scarpe succhiandoContinua a leggere “Trasmettitore di baci”

Il cancro della paura (www.lettera43.it)

Originally posted on CRISALIDE D´ARIA:
Se ci fosse una Fukushima in Italia, gli italiani come i giapponesi oggi, dovrebbero convivere con un cancro, ancor prima di ammalarsi seriamente. Il cancro della paura. La paura di mangiare, di bere , di lavarsi, anche di respirare. Questo cancro non lo si aggira non mangiando broccoli e…

Hai le borse sotto gli occhi come ti trovi a Berlino Est?

E di colpo venne il mese di Febbraio faceva freddo in quella casa mi ripetevi: sai che d’Inverno si vive bene come di Primavera! Sì sì proprio così. La bidella ritornava dalla scuola un po’ più presto per aiutarmi “ti vedo stanca hai le borse sotto gli occhi come ti trovi a Berlino Est?” AlexanderContinua a leggere “Hai le borse sotto gli occhi come ti trovi a Berlino Est?”

Non ucciderti. Uccideresti la persona sbagliata

Non ucciderti. Uccideresti la persona sbagliata. Questo ordinò il giullare musulmano immerso nella vasca da bagno all’amante spagnolo. Era convinto, il giullare, che quando il cuore è colmo di aria, trabocca amore dalla bocca. Era convinto, il giullare, che quando il cuore è troppo grande, attraverso le porte del mondo non ci passa. E l’amante spagnolo, che ascoltavaContinua a leggere “Non ucciderti. Uccideresti la persona sbagliata”

Sai, io non ti vedo

Faccina sorriso cuoricino. Premi invio. Dentro di te la odi. Che bello sei tornata, vediamoci una sera di queste. Ti si riempie la faccia di bolle, cominci a grattarti, ti strappi via la pelle. Mi faresti un piacere? come no, dimmi tutto! Oggi vado dall’estetista, devo limare le unghia mettere lo smalto. Andresti a prendereContinua a leggere “Sai, io non ti vedo”

Post fuori tema

Le parole di Kyala non me le voglio dimenticare. Tutti, se state ricevendo questa lettera significa che sono ancora prigioniera ma i miei compagni di cella (a partire dal 2 novembre 2014) sono stati rilasciati. Ho chiesto loro di contattarvi e di mandarvi questa lettera. E’ difficile sapere cosa dire. Sappiate che sono in unContinua a leggere “Post fuori tema”

Tu vai, loro SS

Tutte stronzate: tra est e ovest non c’era nessun muro. c’era solo una vasta terra di mezzo, dove – si narra – i libri venissero murati vivi, sotto i davanzali d’inverno nelle case di Kreuzberg. E’ facile vincere la guerra, quando i soldati sono femmina. E’ facile vincere la guerra, Quando il nemico non conosceContinua a leggere “Tu vai, loro SS”

Remembering Auschwitz: 70 Years later

Rogo di Uomo Sono andata ad Auschwitz, non certo per veder spezzate le matite di Charlie. Lì in Polonia anche i pini hanno smesso di crescere. Il nonno si occupava della resurrezione dei ricci, il padre spianava il giardino bucato dalle talpe la mamma dal canto suo, il bucato lo stendeva in giardino. Grande cazzata. Con tutto ilContinua a leggere “Remembering Auschwitz: 70 Years later”

Rogo di uomo

Sono andata ad Auschwitz, non certo per veder spezzate le matite di Charlie. Lì in Polonia anche i pini hanno smesso di crescere. Il nonno si occupava della resurrezione dei ricci, il padre spianava il giardino bucato dalle talpe la mamma dal canto suo, il bucato lo stendeva in giardino. Grande cazzata. Con tutto il nero che c’è nell’aria.Continua a leggere “Rogo di uomo”