La chiamano la morte grigia: Di quelle che nel vicinato nessuno sa niente, nessuno ha visto nulla, nessuno ha sentito gridare. Raccontano che per chiedere perdono alla madre, le spedisse ogni martedì un fascio di fiori. Raccontano che contava i giorni, le notti, le ore da sette anni. Dicono che sia stata lei ad aprire la portaContinua a leggere “Saziarsi di noi”
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Non ucciderti. Uccideresti la persona sbagliata
Non ucciderti. Uccideresti la persona sbagliata. Questo ordinò il giullare musulmano immerso nella vasca da bagno all’amante spagnolo. Era convinto, il giullare, che quando il cuore è colmo di aria, trabocca amore dalla bocca. Era convinto, il giullare, che quando il cuore è troppo grande, attraverso le porte del mondo non ci passa. E l’amante spagnolo, che ascoltavaContinua a leggere “Non ucciderti. Uccideresti la persona sbagliata”
Ceci n’est pas Mona Lisa
Erre moscia fossetta sul mento naso all’insù occhi di gatto zigomi rossi Gambe calesse bocca a cuore figa a bocca seni a coppa vitina da vespa capelli all’orientale l’altra notte ho scelto di farmi violentare. L’altra notte ho scelto di farmi del male.
La morta che cammina
Sei una morta che cammina, bambola. Ho un’idea: vai a farti violentare, una notte di inverno in una Baustelle di periferia della Berlino est. Vedrai come torna a scorrere il sangue nelle vene. Sei una morta che cammina, bambola. I suoi polpastrelli sui tuoi capelli, lui ti vuole mangiare, tu glielo lasci fare, sangue dappertutto,Continua a leggere “La morta che cammina”
Tutto conta solo se in grandi quantità
(Mentre i palazzi scivolano lungo le pendici della città) Crisalide d’aria, Berlino 20 dicembre 2014
Ok vedrò Interstellar
Do not go gentle into that good night, Do not go gentle into that good night, Old age should burn and rave at close of day; Rage, rage against the dying of the light. Though wise men at their end know dark is right, Because their words had forked no lightning they Do not goContinua a leggere “Ok vedrò Interstellar”
Le parabole di Kreuzberg
Era un giovedì a Berlino si moriva dal freddo si stavano ghiacciando le ali delle farfalle di tutta la città a molti era stata revocata addirittura l’autorizzazione a volare ma il regista, vestito di stracci puzzolenti, quella sera, impazziva di gioia, al solo pensiero che di lì a poco, avrebbe mangiato pasta asciutta E mentre chiacchierava allegro con i moribondi di tuttoContinua a leggere “Le parabole di Kreuzberg”
Quella volta della zuppa di farro
“Mangia la zuppa di farro, è buona l’ho fatta apposta per te”. L’ospite meraviglioso senza dire una parola, mentre gli occhi affogavano nelle lacrime, scansò il piatto e scappò in bagno a strapparsi l’utero con le mani. Da allora sono passati 25 anni. E’ caduto il muro a Berlino. La cuoca è diventata anoressica. L’ospiteContinua a leggere “Quella volta della zuppa di farro”
The Love Song of J. Alfred Prufrock
…And indeed there will be time For the yellow smoke that slides along the street, Rubbing its back upon the window-panes; There will be time, there will be time To prepare a face to meet the faces that you meet; There will be time to murder and create, And time for all the works andContinua a leggere “The Love Song of J. Alfred Prufrock”
Vi dedico questo arcobaleno e il mio primo Haiku <3
“Fucking Beautiful”, 2012 by Tim Noble and Sue Webster (40mila euro, circa, sta cazzata qui) Si spalancano i dotti lacrimali cantando gioia She comes in colors ev’rywhere She combs her hair She’s like a rainbow Coming, colors in the air