Lascia il bacino oscillare, peso, baricentro, fuori centro tu Livio per piacere non cadere. Il trasmettitore di baci cammina all’indietro tamburo i piedi contro la terra, ride se parli giapponese, affonda nel collo dell’orso sfiora il neo dell’amata regala rose di cartone per strada disegna il mondo con la punta del naso guarda curioso i lacci delle scarpe succhiandoContinua a leggere “Trasmettitore di baci”
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Le luci di New York, secondo Saul Leiter
Qualche settimana fa sono stata a un bella – seppur piccola piccola – mostra fotografica allo Spazio Forma, Milano, che mi ha convinta addirittura a cambiare lo sfondo di Crisalidina. Sto parlando delle luci di New York, di Saul Leiter, on the stage fino al prossimo 16 di settembre. Leitner è un fotografo di stradaContinua a leggere “Le luci di New York, secondo Saul Leiter”
Yes I am: E’ caccia al carnefice
YES I AM. Non solo un titolo: una dichiarazione al mondo. Come quando a lezione di inglese, all’appello con la mano alzata, rispondevamo Here I am, Io sono qui. O come quando Barack Obama ha lanciato la sua campagna elettorale anti-Bush, affermando, con determinazione: Yes We Can. Sì noi possiamo. L’opera di teatro che urlaContinua a leggere “Yes I am: E’ caccia al carnefice”
Italiani brava gente. Previdente e generosa, soprattutto
Treno milano roma 4 agosto, 2mila milioni di vagoni, 20mila milioni di passeggeri, qualche cane. A un certo punto il capotreno chiede se per caso qualcuno c’ha un aulin… Che lui non ce l’ha.
Al Pac va in scena vossignoria La noia
Allora io al Pac, padiglione di arte contemporanea a Milano, per vedere la mostra di Elad Lassry, ci sono stata. Mi sento di dire a chi l’avesse mancata: dormite pure sereni. L’opera di questo giovanissimo israeliano con passaporto americano (classe 1977) rivelazione della Biennale di Venezia 2011, vale pure la pena di non essere vista.Continua a leggere “Al Pac va in scena vossignoria La noia”
Bruce calls me
Si narra che il Boss ieri a Milano abbia suonato Radio Nowhere solo per me. In differita, ma solo per me.
Abramovic, il metodo antitempo
Pac, Milano ore 12.15. La città si prepara alla più bizzarra grandinata primaverile della sua storia recente. Firmi un contratto, poi deliziose ragazze vestite da infermiere ti accompagnano in una sala. Ti invitano a indossare un camice bianco, ti fanno sedere. Sullo schermo appare Marina. Spiega due o tre cose sul Metodo. Ti dice ilContinua a leggere “Abramovic, il metodo antitempo”
C’era una volta in via Margutta…
Ogni città ha il suo salotto buono. Ogni città nel suo salotto ha il suo angolo dedicato all’arte. Così a Milano quell’angolo di salotto si chiama Brera, a New York Chelsea, a Roma via Margutta, a Londra Myfair, a Napoli via Chiatamone. In questi quartieri esclusivi, piccoli, un po’ in disparte, si sono concentrati iContinua a leggere “C’era una volta in via Margutta…”
Transavanguardia, la bella
L’anno scorso è stata la volta di Dalì, l’anno prima di Hopper, prima ancora di Magritte. Lo scorso inverno la grande mostra a Palazzo Reale a Milano è stata dedicata alla Transavanguardia. Un altro miracolo della storia dell’arte italiana, che meriterebbe da solo un capitolo intero nel sussidiario alle elementari. Attraverso quella produzione si riesceContinua a leggere “Transavanguardia, la bella”
Zzzzzz Zzzzzz Zzzzzz Zzzzzz Zzzzzz
1) Tanto più si ama Milano tanto più si cade vittima dei morsi di zanzare. 2) Loro sono in linea con il ritmo di questa operosa città: non le basta il turno di notte, spesso, di questi tempi, fanno gli straordinari anche di giorno. 3) In genere preferiscono le donne, meglio se anemiche, dalla pelleContinua a leggere “Zzzzzz Zzzzzz Zzzzzz Zzzzzz Zzzzzz”