Archivi della categoria: attualità
A proposito di Neet (not in employment, education or training)
Certo, l’anagrafe alla fine vincera’, ma intanto lo spreco di speranze, di risorse e di futuro grida vendetta e dovrebbe farci vergognare. W. passerini, la stampa.
Dal biscotto al cucchiaio
“evoluzione dell’arte culinaria applicata al calcio” f. Monti corsera.
Se tuo padre picchia tua madre è colpa del rumeno
Non è un mistero che mal sopporto alcuni abitanti dell’Italia. A chi insiste dicendomi Italiani brava gente, racconto questa storia. Nel piccolo condominio di un bel centro storico di un soleggiato paesotto della terronia, il 20 giugno è accaduta una sciagura. Pare che in pieno giorno gli inquilini rumeni del piano di sotto a unContinua a leggere “Se tuo padre picchia tua madre è colpa del rumeno”
Tempi moderni
Qua s’e’ scambiato il cimitero con la stazione… (detto paesano)
Fiori di primavera
Ciao, sono un fiore molto raro. Spunto dalle piante grasse una volta ogni mille mila anni. Di giorno ho gli occhi-petali aperti. Poi di notte li richiudo.
Solo una parola: Eyjafjallajökull
E il vulcano eruttò. Di nuovo.
Undici settembre
Ne parlo sul blog privato o su quello pubblico… mumble mumble mumble. Ha vinto il blog privato. La devastazione dell’11 settembre per me è stata innanzitutto una devastazione privata. E l’emozione dei rivoli d’acqua che vengono inghiottiti dalle fondamenta di quelle che un tempo erano le due torri, pure. La foto l’ho presa in prestitoContinua a leggere “Undici settembre”
L’usura alla rovescia
Non si e’ visto nemmeno sulla letteratura fantasy che un povero prestasse i soldi a un ricco e questo pretendesse pure di essere pagato. L’usura alla rovescia. F. De bortoli. Corriere della sera. 3 giugno 2012
La dura legge del mattone
Siamo stati solo capaci di costruire case, dal dopoguerra ad oggi. Case alberghi negozi. Ora che all’Appennino gli prude la parte alta della schiena, sono cazzi amari.
In memoria di Robert Moog
No vabbé oggi Google col doodle s’è superato…
Quasi amici
Sarà che il biglietto l’ho pagato 2 euro e 50. Sarà che il cinema è a cinque metri dal mio buen ritiro (sono convalescente di E. Coli, niente Brooklyn per un pochino), sarà che Yann Tiersen suona le musiche sotto, ma Quasi amici, buon film francese senza la mollezza e la retorica dei galli, vinceContinua a leggere “Quasi amici”
