Ok vedrò Interstellar

Do not go gentle into that good night, Do not go gentle into that good night, Old age should burn and rave at close of day; Rage, rage against the dying of the light. Though wise men at their end know dark is right, Because their words had forked no lightning they Do not goContinua a leggere “Ok vedrò Interstellar”

Hannah, e la banalità del male

E fumavi mille sigarette passeggiando nei boschi. E fumavi mille sigarette mentre pensavi. E amavi in tuo uomo che ti amava sopra ogni altra cosa, e non sapevi cosa volesse dire amare il popolo, il tuo, amare la patria, la tua. E dicevi che il male perggiore del mondo è il male commesso dai “NESSUNO”,Continua a leggere “Hannah, e la banalità del male”

C’e’ una cosa peggiore della morte di un figlio

Che lui voglia morire. Mar Adentro Mare dentro, Mare dentro, senza peso nel fondo, dove si avvera il sogno: due volontà che fanno vero un desiderio nell’incontro. Un bacio accende la vita con il fragore luminoso di una saetta, il mio corpo cambiato non è più il mio corpo, è come penetrare al centro dell’universo:Continua a leggere “C’e’ una cosa peggiore della morte di un figlio”

Rudavsky come Méliès: quando l’eclettismo funziona

Non troppe ore fa ho visto l’ultimo film di Martin Scorsese Hugo Cabret: bei colori bella la stazione di Montparnasse e ovviamente bellissima Parigi. Se c’è lei tutto attorno il film viene bene comunque pure se, come nella fattispecie, la favola è un po’ noiosa. Un altro elemento a favore, Hugo Cabret, ce lo aveva.Continua a leggere “Rudavsky come Méliès: quando l’eclettismo funziona”

Essere cigno. Nero. E tremare.

Ieri ho visto Black Swan, il cigno nero, un film che butta un occhio sul brutto modo con cui una danzatrice sente il proprio corpo, sul clima malsano che stagna dietro le quinte dei teatri, nella sale prove delle compagnie. Da danzatrice, ne sono rimasta sconvolta. Ho ripensato ai film che più mi hanno sconvoltaContinua a leggere “Essere cigno. Nero. E tremare.”

Norwegian Wood

Chi ama il Giappone, conosce Murakami. Chi conosce Murakami, ha sentito parlare di Norwegian Wood, il suo romanzo capolavoro che lo ha piazzato in lizza per il nobel. Chi ha letto Norwegian Wood si è visto stravolgere un pezzo della propria vita (un effetto che, per rimanere tra i contemporanei, fa pure Cent’anni di solitudine,Continua a leggere “Norwegian Wood”