Do not go gentle into that good night, Do not go gentle into that good night, Old age should burn and rave at close of day; Rage, rage against the dying of the light. Though wise men at their end know dark is right, Because their words had forked no lightning they Do not goContinua a leggere “Ok vedrò Interstellar”
Archivi della categoria: cinema
Hannah, e la banalità del male
E fumavi mille sigarette passeggiando nei boschi. E fumavi mille sigarette mentre pensavi. E amavi in tuo uomo che ti amava sopra ogni altra cosa, e non sapevi cosa volesse dire amare il popolo, il tuo, amare la patria, la tua. E dicevi che il male perggiore del mondo è il male commesso dai “NESSUNO”,Continua a leggere “Hannah, e la banalità del male”
La verità è singolare
La verità è singolare. Le sue versioni sono, quindi, non verità. (Cloud Atlas)
C’e’ una cosa peggiore della morte di un figlio
Che lui voglia morire. Mar Adentro Mare dentro, Mare dentro, senza peso nel fondo, dove si avvera il sogno: due volontà che fanno vero un desiderio nell’incontro. Un bacio accende la vita con il fragore luminoso di una saetta, il mio corpo cambiato non è più il mio corpo, è come penetrare al centro dell’universo:Continua a leggere “C’e’ una cosa peggiore della morte di un figlio”
Dark shadows
Perche’ rinunciare al dono dell’eternita’? Mi guardi, barnabas, ogni anno divento bella la meta’ e sbronza il doppio.
A tu per tu con scamarcio
Milano un po’ vuota, il sabato e’ bellissima. E poi a un certo punto a brera incroci lo sguardo di scamarcio. Riccardo. E realizzi che la vita e’ davvero meravigliosa. E vai avanti.
Quasi amici
Sarà che il biglietto l’ho pagato 2 euro e 50. Sarà che il cinema è a cinque metri dal mio buen ritiro (sono convalescente di E. Coli, niente Brooklyn per un pochino), sarà che Yann Tiersen suona le musiche sotto, ma Quasi amici, buon film francese senza la mollezza e la retorica dei galli, vinceContinua a leggere “Quasi amici”
Rudavsky come Méliès: quando l’eclettismo funziona
Non troppe ore fa ho visto l’ultimo film di Martin Scorsese Hugo Cabret: bei colori bella la stazione di Montparnasse e ovviamente bellissima Parigi. Se c’è lei tutto attorno il film viene bene comunque pure se, come nella fattispecie, la favola è un po’ noiosa. Un altro elemento a favore, Hugo Cabret, ce lo aveva.Continua a leggere “Rudavsky come Méliès: quando l’eclettismo funziona”
Oggi gita a Chelsea (indoor)
Oggi porto tutti a fare una gita nelle gallerie di Chealsea. Apprezzati pareri (la 10 è bella, la 6 è brutta, eccetera) 1) Allestimenti, back office
Grande mela, istruzioni per l’uso (1)
Uno dei primi effetti del vivere nella grande mela e che poi quando guardi i film, ti soffermi a controllare le femate del metrò, sperando che una di quelle in pellicola sia la tua.
Essere cigno. Nero. E tremare.
Ieri ho visto Black Swan, il cigno nero, un film che butta un occhio sul brutto modo con cui una danzatrice sente il proprio corpo, sul clima malsano che stagna dietro le quinte dei teatri, nella sale prove delle compagnie. Da danzatrice, ne sono rimasta sconvolta. Ho ripensato ai film che più mi hanno sconvoltaContinua a leggere “Essere cigno. Nero. E tremare.”
Norwegian Wood
Chi ama il Giappone, conosce Murakami. Chi conosce Murakami, ha sentito parlare di Norwegian Wood, il suo romanzo capolavoro che lo ha piazzato in lizza per il nobel. Chi ha letto Norwegian Wood si è visto stravolgere un pezzo della propria vita (un effetto che, per rimanere tra i contemporanei, fa pure Cent’anni di solitudine,Continua a leggere “Norwegian Wood”