La luna splende, e lui crede che qui ieri notte ci sia stata l’Intifada, (erano solo vetri rotti di migliaia bottiglie di birra, babe, stai sereno!) La luna splende, che bello sarebbe fare l’artista vestiti di solo lenzuolo, La luna splende, un lago compare all’improvviso, La luna splende sta attento che con l’MDMA finisci al manicomio LaContinua a leggere “Spegnetemi la luna”
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Non non morire
Beata lei, in viaggio con la figlia verso le coste della Spagna del sud.Noi qui vampiri a imputridire nelle cantine abbandonate di Detroit,a dannarci nel dramma immortale. Succhiare i sangue degli altriper non non morire. per non vivere.
Nel mio campo visivo non nevica mai
Mi presento: sono il nero attivo, distruggo le identità di tutti, combatto gli abusi di radio, aiuto gli insonni a stare svegli, gli anoressici a stare a dieta, i drogati a farsi un drink. Spedisco folle di aspiranti suicidi a due a due, in fila indiana, sulla torre più alta di Minas Tirith. Fornisco al gatto scenziato, specializzato in forzaContinua a leggere “Nel mio campo visivo non nevica mai”
Casa crisalide
Signor Stato falce e martello
All’ombra di un albero, in una notte di agosto, la bambina cinese ci fece vergognare di essere umani. I suoi amici, per approssimazione, ci impiegavano sei ore di viaggio alla sera e al mattino, per essere morti. A Pechino. vietato lamentarsi, vietato ammalarsi di cancro, vietato sognare di recitare su un palcoscenico, vietato cantare in spiaggia, vietato dormire diContinua a leggere “Signor Stato falce e martello”
Ode al congiuntivo
Bere come minimo due litri di birra al giorno per combattere la retenzione idrica Pensare tre ore al giorno per perdere peso imparare il tedesco senza studiare niente non fare mai l’amore innamorarsi sempre non avere un soldo in tasca e non cercare lavoro scrivere odi al congiuntivo colui che controlla matrix il mondo delleContinua a leggere “Ode al congiuntivo”
Che ne sai tu di un campo di grano
(poesia di un amore profano la paura d’esser preso per mano, che ne sai) Facciamo finta per un attimo che Facebook sia l’universo e che io ora voglia urlare all’universo che amo mio padre solo perché stanotte, magro come un chiodo, stonato come una campana, triste come uno che ha vissuto fino ad ora altrove, lui canta Lucio BattistiContinua a leggere “Che ne sai tu di un campo di grano”
Dritter Raum (<3 Sara Simeoni)
burattino capelli rossi occhi vibro metallo vestito d’inchiostro miliardi di baci naso e bocca tappati burattino non può più vedere chi ti ha chiuso nella terza stanza? c’è una sveglia che suona attenta che ti bucano i seni Burattino capelli rossi ti stanno andando a fuoco le guance occhi vibro metallo Chi ti ha fatto del male? vestito d’inchiostroContinua a leggere “Dritter Raum (<3 Sara Simeoni)”
Canzone Pop
Nel momento esatto in cui il ragazzo siriano dai polpastrelli screpolati, infilò, senza bussare, i suoi occhi nel suo cuore, gli aerei cominciarono a cadere al suolo e le navi affondate a riaffiorare in superficie. Doveva essere successo qualcosa di grosso. Anche la radio che trasmetteva dal pianeta M, si spense all’improvviso. (gli occhi del siriano erano rimasti incastrati nelContinua a leggere “Canzone Pop”
Quando dico danza, intendo questa roba qua
I suoi piedi sono pieni di lividi, lei ride metre la stringono con le catene, lui l’aveva detto che mi avrebbe portato a Budapest le quattro mani si cercano, muovono l’aria, spingono la luce ma sono i suoi capelli che non mi permettono di guardarla negli occhi. Sì poi c’è il gesseto che segna precisamente ilContinua a leggere “Quando dico danza, intendo questa roba qua”
Il gasometro di Schoeneberg segna le sei
E’ tempo buono per gli attacchi aerei lasciate in pace i little people. E’ tempo buono per gli attacchi aerei il gasometro di Schoeneberg segna le sei. E’ tempo buono per gli attacchi aerei dicono che il tipo che si è lanciato dalla Rocca Paolina sia morto. E’ tempo buono per gli attacchi aerei mi è arrivataContinua a leggere “Il gasometro di Schoeneberg segna le sei”
Collegare la radio col pianeta terra
Unduetreprova. Processo inverso. Collegare la radio col pianeta terra. Purificare i detriti umani, bevendo vodka, noi. Diventare amici dei ratti, nelle tendopoli che puzzano di marcio. Raccogliere i sorrisi. Contarli. Non chiedere nulla a nessuno. Sperare di farsi una doccia. Sperare di fare all’amore. Ascoltare i Sigur Ros. Se il lettore CD ti dovesse ancora funzionare.Continua a leggere “Collegare la radio col pianeta terra”
