I was dreamin’ of the past And my heart was beating fast I began to lose control I began to lose control I didn’t mean to hurt you I’m sorry that I made you cry Oh no, I didn’t want to hurt you I’m just a jealous guy
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Questa è per i nostalgici del grunge (e della lira)
Se vi si strappa il cuore dal petto, da solo, non prendetevela con me
La Crisalide fatta d’aria ieri volava con gli aquiloni a Tempelhof Feld. E poi l’è venuta la febbre. Sicché non riesce a parlarvi oggi da INeeDRadio_a Lot of LOVe – la radio che si nutre e produce ammmore – come avrebbe desiderato di Marina Abramovic e l’amichetto berlinese di lei Bieniek. Ho pronta la replica di Jean Michel Basquiat inContinua a leggere “Se vi si strappa il cuore dal petto, da solo, non prendetevela con me”
Ridiamo la musica agli angeli
E risparmiatemi inutili copie degli originali. Non mi servono. Baby, do you understand me now? Sometimes I feel a little mad But don’t you know that no one alive can always be an angel When things go wrong, I seem to be bad I’m just a soul whose intentions are good Oh Lord, please don’tContinua a leggere “Ridiamo la musica agli angeli”
La morte non si racconta. La morte si fa
Proprio non lo sapevo che Madonna avesse usato nel 2006 Between the Bars di Elliott Smith per una sua performace. La performance è discutibile. La musica no. Elliott Smith è morto suicida a 34 anni, due mesi e due settimane e un giorno, nel 2003. Credo si sia sparato un colpo in bocca. C’è chiContinua a leggere “La morte non si racconta. La morte si fa”
E il vascello di Reykjavik salpa ancora
Ci sono stati giorni in cui avrei potuto spostare le montagne, andare all’altare e sbottonare la camicetta per fare entrare, meglio, le radiazioni nel cuore. Oggi mi riesce soltanto scrivere poesie silenziose, dipingere su tele con pennelli impregnati d’acqua, affettare lo zenzero. Mentre guardo il sole morire ad Admiralbrücke, ascolto Charlotte cantare, e combatto, senza muovereContinua a leggere “E il vascello di Reykjavik salpa ancora”
In questa notte che brilla come un impero di luce di Magritte
La mia consueta dedica a Berlino. Questa la musica per andare a dormire stasera. Lei è MimiCof, aka Midori Hirano, suona venerdì alle 9.30 al Mindpirates in Schlesische Str. 38. Naturalmente qui. E questo è il tardo tramonto di quasi estate che si è meritato la dedica.
Ed eccone un’altra. Bella come il fondo del mare
Non ci posso credere, ecco un altro capolavoro marchiato Sigur Ros. Appena scoperto, come uno scrigno in fondo al mare. E’ tutta per voi. Livio, Alice e due cuoricini minuscoli che battete con me sotto il cielo di Berlino, tra Donaustrasse e Pappelalle. Hann er bæði um borði Sjó og landi bjargandi Flugunum sem farastContinua a leggere “Ed eccone un’altra. Bella come il fondo del mare”
Voglia di torta. Torta americana
Only love can leave such a mark
Effetto Magnolia
Dopo aver visto una pioggia di rane cadere dal cielo, vado a dormire così.
Apparat in my ears, Berlin in my mind
Il video super suggestivo, è del film Octane. E me ne dissocio. La citazione è per la musica. Meravigliosa. lei sì.