Signor Stato falce e martello

All’ombra di un albero, in una notte di agosto, la bambina cinese ci fece vergognare di essere umani. I suoi amici, per approssimazione, ci impiegavano sei ore di viaggio alla sera e al mattino, per essere morti. A Pechino. vietato lamentarsi, vietato ammalarsi di cancro, vietato sognare di recitare su un palcoscenico, vietato cantare in spiaggia, vietato dormire diContinua a leggere “Signor Stato falce e martello”

Ode al congiuntivo

Bere come minimo due litri di birra al giorno per combattere la retenzione idrica Pensare tre ore al giorno per perdere peso imparare il tedesco senza studiare niente non fare mai l’amore innamorarsi sempre non avere un soldo in tasca e non cercare lavoro scrivere odi al congiuntivo colui che controlla matrix il mondo delleContinua a leggere “Ode al congiuntivo”

Che ne sai tu di un campo di grano

(poesia di un amore profano la paura d’esser preso per mano, che ne sai) Facciamo finta per un attimo che Facebook sia l’universo e che io ora voglia urlare all’universo che amo mio padre solo perché stanotte, magro come un chiodo, stonato come una campana, triste come uno che ha vissuto fino ad ora altrove, lui canta Lucio BattistiContinua a leggere “Che ne sai tu di un campo di grano”

Il Club delle visionarie

Cara Crisalide, ancora sveglia, eh? ho pensato per il tuo matrimonio di regalarti un ragno. Hai letto dell’Ucraina? i Russi le hanno rubato i girasoli Sì, Crisalide, ho raccolto il sangue come mia avevi detto tu ci ho condito l’insalata vedrai: a tuo marito piacerà. Ieri ho incontrato Donna Agostina mi ha detto che anche gli slavi sterminavano gliContinua a leggere “Il Club delle visionarie”

Dritter Raum (<3 Sara Simeoni)

burattino capelli rossi occhi vibro metallo vestito d’inchiostro miliardi di baci naso e bocca tappati burattino non può più vedere chi ti ha chiuso nella terza stanza? c’è una sveglia che suona attenta che ti bucano i seni Burattino capelli rossi ti stanno andando a fuoco le guance occhi vibro metallo Chi ti ha fatto del male? vestito d’inchiostroContinua a leggere “Dritter Raum (<3 Sara Simeoni)”

Canzone Pop

Nel momento esatto in cui il ragazzo siriano dai polpastrelli screpolati, infilò, senza bussare, i suoi occhi nel suo cuore, gli aerei cominciarono a cadere al suolo e le navi affondate a riaffiorare in superficie. Doveva essere successo qualcosa di grosso. Anche la radio che trasmetteva dal pianeta M, si spense all’improvviso. (gli occhi del siriano erano rimasti incastrati nelContinua a leggere “Canzone Pop”

Quando dico danza, intendo questa roba qua

I suoi piedi sono pieni di lividi, lei ride metre la stringono con le catene, lui l’aveva detto che mi avrebbe portato a Budapest le quattro mani si cercano, muovono l’aria, spingono la luce ma sono i suoi capelli che non mi permettono di guardarla negli occhi. Sì poi c’è il gesseto che segna precisamente ilContinua a leggere “Quando dico danza, intendo questa roba qua”

Il gasometro di Schoeneberg segna le sei

E’ tempo buono per gli attacchi aerei lasciate in pace i little people. E’ tempo buono per gli attacchi aerei il gasometro di Schoeneberg segna le sei. E’ tempo buono per gli attacchi aerei dicono che il tipo che si è lanciato dalla Rocca Paolina sia morto. E’ tempo buono per gli attacchi aerei mi è arrivataContinua a leggere “Il gasometro di Schoeneberg segna le sei”

Collegare la radio col pianeta terra

Unduetreprova. Processo inverso. Collegare la radio col pianeta terra. Purificare i detriti umani, bevendo vodka, noi. Diventare amici dei ratti, nelle tendopoli che puzzano di marcio. Raccogliere i sorrisi. Contarli. Non chiedere nulla a nessuno. Sperare di farsi una doccia. Sperare di fare all’amore. Ascoltare i Sigur Ros. Se il lettore CD ti dovesse ancora funzionare.Continua a leggere “Collegare la radio col pianeta terra”

Morire di luce

Mi hai imbrogliato pure questa volta. Mi avevi promesso, cuore, che se ti davo le medicine, la smettevi di agitarti e mi lasciavi dormire. Mi avevi promesso che se fossi stata felice, non mi avresti più mostrato di notte cieli dipinti col sangue. Mi avevi promesso che se facevo bene i compiti, avresti spento la luce e il televisore. MI avevi promessoContinua a leggere “Morire di luce”