Volevo dire la mia sulle Pussy Riot. Poi su The Nation, ho trovato le parole di Vadim Nikitin. E direi che bastano quelle. Nikitin non si fida della solidarietà ipocrita dell’Occidente nei confronti delle tre punk, che con ogni probabilità ha solo una funzione antiputiniana. E forse, in generale, al di là della funzione socialeContinua a leggere “Pussy Riot, ma l’arte dove sta?”
Archivi della categoria: Artist
Le luci di New York, secondo Saul Leiter
Qualche settimana fa sono stata a un bella – seppur piccola piccola – mostra fotografica allo Spazio Forma, Milano, che mi ha convinta addirittura a cambiare lo sfondo di Crisalidina. Sto parlando delle luci di New York, di Saul Leiter, on the stage fino al prossimo 16 di settembre. Leitner è un fotografo di stradaContinua a leggere “Le luci di New York, secondo Saul Leiter”
Yes I am: E’ caccia al carnefice
YES I AM. Non solo un titolo: una dichiarazione al mondo. Come quando a lezione di inglese, all’appello con la mano alzata, rispondevamo Here I am, Io sono qui. O come quando Barack Obama ha lanciato la sua campagna elettorale anti-Bush, affermando, con determinazione: Yes We Can. Sì noi possiamo. L’opera di teatro che urlaContinua a leggere “Yes I am: E’ caccia al carnefice”
Liverpool, la sovversiva
E pensare che mi avevano detto che la succursale della Tate a Liverpool era una merda. Tutte balle. Per una città come Liverpool, che si porta addosso già un fardello artistico importante, parlo dei Beatles, è un bell’onore fregiarsi le docks (strutture più o meno simili ai magazzini del sale di Genova) con un Pollock,Continua a leggere “Liverpool, la sovversiva”
Obey the Giant, ti perdono perché skater
Per festeggiare il 50 anni, i Rolling Stones si sono fatti, come dire… re-inverdire il logo. Chiamando in causa Shepard Fairey, colui che ha stilizzato l’immagine di Barack Obama alla sua prima corsa alla Casabianca, nel 2008. Non è la prima vola che l’artista di Washington viene ingaggiato da musicisti per disegnare copertine loghi oContinua a leggere “Obey the Giant, ti perdono perché skater”
Lupin ruba (e poi restituisce) il Don Giovanni di Dalì
Hanno rubato un Dalì. Precisamente il Cartel des Don Juan Tenorio, realizzato nel 1949, del valore di 150 mila dollarazzi. Il Cartel in questione era la locandina (Dalì è quello che ha disegnato l’incarto delle Chupa Chups. Sì, i lecca lecca) di una delle mille riedizioni teatrali del Don Giovanni. Nella fattispecie Dalì prestò laContinua a leggere “Lupin ruba (e poi restituisce) il Don Giovanni di Dalì”
La vita è una cosa meravigliosa
E non lo dico io. Ma Kristina Alisauskaite. Oil on canavas. Kristina Alisauskaite, tipa di Vilnius, che titola Wonderful everydaylife V.
Londra adorata, sei sempre più bella
No dico, guardate cosa è stato capace di fare Anish Kapoor (con Cecil Balmond) vicino allo stadio di Standford, che ospiterà le Olimpiadi di Londra 2012. Di fatto è l’opera d’arte pubblica più alta – 115 metri – del Regno Unito. E’ una torre di osservazione costata 20 milioni di sterline che porta il nome stramboContinua a leggere “Londra adorata, sei sempre più bella”
La molletta nel prato
Pinzare il dosso di un prato, nel Chaudfontaine Park (Belgio), con una molletta di legno gigante, poteva venire in mente a pochi. Il primo è stato l’artista turco Mehmet Ali Uysal. Sembra – lo dicono i critici – che Mehmet abbia voluto interpretare il rapporto tra l’uomo e la natura. L’uomo-molletta stritola la povera natura-giardino, per i propri scopi.Continua a leggere “La molletta nel prato”
Il disegno straordinario di Heatherwick. Al V&A
La fiamma olimpica sta per raggiungere Londra. E andrà ad accomodarsi nel braciere firmato dallo studio Heatherwick, il team di architetti guidato da Thomas Heatherwick, il designer più osannato del Regno Unito. E allora il Victoria & Albert museum, senza perdere il richiamo dell’evento, ha deciso dedicare una retrospettiva, la prima, allo studio a quasiContinua a leggere “Il disegno straordinario di Heatherwick. Al V&A”
Pastelli by nature
Mi piacciono i frattali. Mi sono sempre piaciuti. E la loro presenza in natura mi sorprende soprattutto da quando la mia amichetta del cuore dopo un viaggio a Copenaghen mi fece notare che, certe volte, nevicano stelline di ghiaccio ricamate. Per questo mi preme segnalare che tra un’ora circa Germano Celant presenta il libro dedicatoContinua a leggere “Pastelli by nature”
Vanishing elephant
C’è chi appende i cavalli alle pareti, chi mette gli squali nell’aceto e chi fissa a terra gli elefanti per le proboscidi. I primi sono Cattelan e Hirst, il secondo è il francese Daniel Firman.
