De Bello Olimpico

“Delle diciassette medaglie finora conquistate nell’ambito della Campagna di Londra, sette provengono dagli spadaccini, cinque dai tiratori scelti e una dagli arcieri. Era dai tempi delle guerre puniche che l’Italia non forniva una prova simile di virtù militari. Non che la cosa inorgoglisca particolarmente il pacifista che è in me”. Massimo Gramellini, La Stampa, 7Continua a leggere “De Bello Olimpico”

Al Pac va in scena vossignoria La noia

Allora io al Pac, padiglione di arte contemporanea a Milano, per vedere la mostra di Elad Lassry, ci sono stata. Mi sento di dire a chi l’avesse mancata: dormite pure sereni. L’opera di questo giovanissimo israeliano con passaporto americano (classe 1977) rivelazione della Biennale di Venezia 2011, vale pure la pena di non essere vista.Continua a leggere “Al Pac va in scena vossignoria La noia”

L’annientamento della coscienza

L’annientamento della coscienza ha un nome e un cognome: Hjartao Hamast. Lettere islandesi impronunciabili trasportate da note oniriche, prive di senso, anche per chi le ha messe in fila. Non e’ una lingua umana. Non e’ un’armonia terreste. Questo fluido di emozioni arriva da universi paralleli, attraversa la rete onirica fino a infilarsi preciso comeContinua a leggere “L’annientamento della coscienza”

Liverpool, la sovversiva

E pensare che mi avevano detto che la succursale della Tate a Liverpool era una merda. Tutte balle. Per una città come Liverpool, che si porta addosso già un fardello artistico importante, parlo dei Beatles, è un bell’onore fregiarsi le docks (strutture più o meno simili ai magazzini del sale di Genova) con un Pollock,Continua a leggere “Liverpool, la sovversiva”