Allora assomiglierebbe a Sharon Stone. E a darle un volto pittorico, ci ha pensato Janet Werner. Da domani, 29 marzo, in mostra alla Parisian Laundry di Montreal. Mi piacciono i franco canadesi e mi piace pure il nome di questa galleria, lavanderia parigina dentro.
Archivi dell'autore:Vita La Roux
La Jugoslavia è un rave party
Mi piacciono quelli che parlano di attualità con l’arte, partendo dai dettagli. Come quando Emir Kusturica nel film Underground racconta i bombardamenti su Belgrado della seconda guerra mondiale, partendo proprio dalle immagini dello zoo cittadino. All’appuntamento con la morte non scampano neanche loro. Così Aleksandra Domanović al Proyectos Monclova, una vetrina di contemporaneo che si è tenuta a MexixoContinua a leggere “La Jugoslavia è un rave party”
Domandi andiamo a vederci una poesia
Forse il problema è che oggi i poeti non bastano più. Quelli che vogliono farsi leggere devono fare qualcos’altro oltre a scrivere e pensare. Siamo nell’era del 2.0, i poeti mandano sms, scrivono su Twitter, poi su Facebook, gli specialisti si fanno addirittura un blog 😉 Il taccuino lo abbiamo dimenticato in soffitta. Impolverato lo eraContinua a leggere “Domandi andiamo a vederci una poesia”
Bene, compratevi il nuovo album degli Shins
E saltate una sera il cinema. Ne vale la pena.
Quasi amici
Sarà che il biglietto l’ho pagato 2 euro e 50. Sarà che il cinema è a cinque metri dal mio buen ritiro (sono convalescente di E. Coli, niente Brooklyn per un pochino), sarà che Yann Tiersen suona le musiche sotto, ma Quasi amici, buon film francese senza la mollezza e la retorica dei galli, vinceContinua a leggere “Quasi amici”
L’Europa non finisce mai
Anche perché quando sembra che sta per terminare, comincia l’America. Europe Endless, Kraftwerk.
Inside Fukushima, per non dimenticare
Inside Fukushima – Dentro Fukushima from yri abe on Vimeo. Erano le 6.46 del mattino in Italia. Sono passati 12 mesi dall’11 di marzo. Da allora il mondo non è più lo stesso. Si è capito che l’uranio, il plutonio e compagnia cantante, è meglio lasciarli lì dove sono. Sarebbe poi il caso di smetterlaContinua a leggere “Inside Fukushima, per non dimenticare”
Mi sono innamorata
Lui si chiama ketorolac. Dagli amici si fa chiamare anche toradol. Una bomba.
Tra amore e incesto al Theatre lab, NYC
Al centro della scena c’è un grande cuore fatto di filo. Un filato di iuta pulita e molto spessa. Il cuore, non quello di San Valentino, quello dei libri di anatomia, sembrava una delle borse realizzate all’uncinetto dalle nonne. Un borsone bello grande. E dai ventriloqui di destra e di sinistra, grande circolazione e piccolaContinua a leggere “Tra amore e incesto al Theatre lab, NYC”
Resurrezioni
Che si fa quando quelli della flora batterica sono tutti morti? Enterogermina, riso e dieta povera di alcol non funzionano.
Neutrini e similari
CI avrei scommesso che la storia dei neutrini era una puttanata.
Credit crunch: reputazione italica in casa Chase, parte prima
Stamattina succede questo: entro in una filiale della Chase bank di Chelsea a Manhattan, e dico tutta convinta: “ciao sono italiana voglio aprire un conto da voi”. Sicché arriva di corsa il direttore della banca con un sorriso a 55 denti, e mi fa “ciao mi chiamo Papalonicus, sono greco, italia-grecia (e mi fa ilContinua a leggere “Credit crunch: reputazione italica in casa Chase, parte prima”
