L’arte del voltastomaco: Il caso Tsykalov

Ecco qualcosa che vi farà venire il voltastomaco. L’artista moscovita Dimitri Tsykalov 49 anni, riflettendo sulle crudeltà del mondo, in particolare sulle crudeltà commesse dall’uomo contro i suoi simili, con le armi o con la finanza, spesso ha provocato conati di vomito. Nel 2008, con la serie Meat presentata alla Maison Européenne de la Photographie diContinua a leggere “L’arte del voltastomaco: Il caso Tsykalov”

Un Goya tre volte al giorno

Voglio proporvi un consiglio di Francesco Bonami, rischiando il linciaggio. Per evitare sindromi di boterismo acuto o di pomodorate cruente, lui suggerisce guardarsi un Francisco Goya tre volte al giorno. Tipo Saturno che divora i suoi figli. Ho intenzione seriamente di somministrarmi questo antidoto per un po’.

Roma ore 11

Era il 14 gennaio del 1951 – mio padre sarebbe nato un mese dopo – quando di primo mattino si radunarono a largo circense a Roma tante giovani donne. Potevano avere tra i 16 e i 26 anni. All’inizio erano in due, poi venti, poi duecento. Tutte col sogno di diventare dattilografe dal ragioniere diContinua a leggere “Roma ore 11”

A Toronto il riscatto dell’arte iraniana. Prossimamente.

Retaggio giornalistico. Quando leggo di artisti iraniani, vengo colta da un’irrefrenabile voglia di schierarmi con loro nella battaglia per la libertà. Io lo so, perché me lo hanno detto, che c’è poco spazio per la libera espressione, la creatività, la critica del sistema. A Teheran. E infatti gli artisti in genere, stanno altrove.  Se possonoContinua a leggere “A Toronto il riscatto dell’arte iraniana. Prossimamente.”

Spesso il male di vivere hanno incontrato

Vincent Van Gogh, alcolizzato, si è ucciso il 29 luglio del 1890 dopo essersi sparato un colpo di rivoltella al petto ad Auvers-sur-Oise, Francia, Aveva 27 anni. Paul Jackson Pollock, all’età di 44 anni dopo aver lottato con l’alcol per tutta la vita, si è andato a schiantare in stato di ebbrezza con la suaContinua a leggere “Spesso il male di vivere hanno incontrato”

Transavanguardia, la bella

L’anno scorso è stata la volta di Dalì, l’anno prima di Hopper, prima ancora di Magritte. Lo scorso inverno la grande mostra a Palazzo Reale a Milano è stata dedicata alla Transavanguardia. Un altro miracolo della storia dell’arte italiana, che meriterebbe da solo un capitolo intero nel sussidiario alle elementari. Attraverso quella produzione si riesceContinua a leggere “Transavanguardia, la bella”

The best of Moma, sta al terzo piano

Dimentichiamoci per un attimo la meravigliosa retrospettiva dedicata a Cindy Sherman al sesto piano del Moma. E’ probabile che il The best show del museo oggi stia al piano numero tre. Almeno questo pensa Margaret Doyle, direttrice della comunicazione del museo e portavoce della curator Paola Antonelli. La mostra si intitola The exquisite corpse drawings, intendendo per corpse,Continua a leggere “The best of Moma, sta al terzo piano”

Cattelan has more and more penises. Oh yes!

C’era anche lui – d’altronde la galleria è la sua – ieri sera alle 8.30 newyorchesi in fila per un bicchiere di rum al bar improvvisato davanti alla Anna Kustera Gallery della 21esima West a Chelsea. Kustera è la gallerista che gli ha prestato lo spazio per la sua Non commercial gallery (il museo dellaContinua a leggere “Cattelan has more and more penises. Oh yes!”

Kill a snake and make yourself pariah king

Sono tornati. E questa è Pariah King un B-Side, pensate. It builds up, then it breaks down It’s your perception alone With your hand over your mouth God forbid it gets out The grey hands have got you in tow But what can you do to prove it? Look boy, there’s nothing to it WhatContinua a leggere “Kill a snake and make yourself pariah king”